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Rubrica Settimanale - Back to the Origins: Woop Woop That's the Sound of da Police!


  


Back to the Origins oggi è dedicato ad uno dei pezzi culto di questa cultura: "Sound of da Police" di KRS-One. Uno di quei pezzi che se entri in un locale che pompa vero hip hop lo senti per forza!





"Sound of da Police", come tutti sappiamo (o almeno spero!), è uno dei due singoli estratti dall'album di debutto da solista di KRS-One, "Return of the Boom Bap"





La canzone è stata più tardi campionata in diversi contesti musicali e culturali tra cui troviamo:





La citazione fatta da Fatboy Slim in "Mad Flava", o quella di Girl Talk inella sua canzone "Too Deep". 


I Black Eyed Peas nella loro "Bend your Back", il rapper O.C. nella sua "Constables" o i The Alkaholiks (gruppo già citato nell'articolo su Madlib) con la loro "2041". Un altro fu Will Smith in Pump Me Up, o Kanye West in "Classic (Better Than I've Ever Been)" (Remix di DJ Premier).


Famosa è anche la scena nel film "La Haine" (L'odio), dove in una scena DJ Cut Killer performa una remix di "Sound of da Police". Anche gli Skindred usarono dei campioni tratti da questa canzone nella loro "Babylon".


Come questi una moltitudine incredibile di altri pezzi, più o meno conosciuti, hanno reso omaggio a questa storica traccia.








Federico Aldrovandi




Carlo Giuliani

Il pezzo è una forte critica e denuncia nei confronti del razzismo istituzionalizzato,  dell'oppressione e della violenza nei confronti della comunità afro-americana.


Nel tempo però, il significato di questa canzone si è esteso ad un pensiero più generale e allargato: perchè si, sicuramente la società afro-americana ha sopportato e sopporta tutt'ora questo tipo di soprusi ma, vista l'ampia diffusione che il pezzo ha avuto in tutto il mondo, sempre più gente col tempo si è identificata nelle parole di KRS-One, anche a prescindere dal colore della pelle.





Stefano Cucchi

KRS-One critica e condanna l'atteggiamento di quei personaggi che, una volta infilata una divisa e indossato un distintivo, si pongono come supervisori della legge, ma che invece di correre dietro ai veri criminali se la prendono con chi spesso e volentieri non c'entra nulla.


Quante sono le vittime di abusi di potere? Chi dà il diritto a questi personaggi di esercitare la violenza su delle persone inermi e addirittura in assenza di reato? Chi dà il diritto a queste "persone" di utilizzare la propria carica o l'ombra di una cosiddetta "istituzione" per sfuggire alla giustizia? Chi sono i veri criminali? Di chi ci dobbiamo fidare?







Giovenale (poeta romano), tra il 60–127 d.C circa, diceva:





(Latino)                                            


«quis custodiet ipsos custodes?»





(Italiano)


«chi controllerà i guardiani?»


  

"Sound of da Police" è il pezzo hip hop per eccellenza, e questo ci mette davanti ad un fatto che non sempre sorge scontato, e cioè che hip hop non significa indossare un cappellino o un pantalone piuttosto che un altro, ma che si tratta di un pensiero e di una filosofia di vita, un modo di guardare alla società e ai suoi problemi. L'hip hop è uno degli strumenti di denuncia più potenti che ci sia e chi svende il nome di questa cultura è un ignorante o un buffone. 




Hip Hop = Arte + Conoscenza + Consapevolezza.








Questo articolo è dedicato a tutte le vittime degli Omicidi di Stato come Carlo Giuliani, Stefano Cucchi , Federico Aldrovandi e Gabriele Sandri, e alle loro famiglie che sono tutt'ora costrette alle beffe e all'inefficenza della giustizia e dell'istituzione italiana.





KRS-One - Sound of da Police



Commenti

  1. Va bè è un classico, non si discute su questo.
    Scrivo però perchè per me la foto di Carlo Giuliani non c'entra con questo articolo.
    Quel ragazzo lì non ci doveva essere e se era lì non era per raccogliere fiori.

    CryNStay

    RispondiElimina
  2. ma per favore...il commento sopra manco lo rileggo.. cmq STRADACCORDO con questo articolo. Solo che ci sarebbe anche Gabriele Sandri. Sono tutti con noi, in un modo o nell'altro. KRS KING.

    RoyalDamn

    RispondiElimina
  3. Mio padre mi ha risposto allo stesso modo dopo che gli ho fatto leggere il mio articolo...
    perciò ti risponderò come ho risposto a lui:

    Nei giorni in cui si svolse il G8 di Genova, polizia, carabinieri, ed altri ufficiali di stato si fecero artefici
    di un vero e proprio annichilimento dei diritti umani e costituzionali di questo paese:

    Youtube è pieno di video con scene tutte simili: persone inermi a terra ad implorare a dei signori con distintivo
    di fermersi mentre questi li aggredivano a calci, pugni e manganellate fino a ridurli allo svenimento.

    Ragazze hanno raccontato di come in una caserma furono costrette in piedi dinanzi ad un muro a gambe divaricate mentre
    ufficiali le prendevano a botte o le STUPRAVANO! (manco nelle scene di "Salò o le 120 giornate di sodoma")

    Black Block lasciati passare da poliziotti indifferenti che non li hanno neanche chiesto cosa ci facessero lì.

    Sempre ufficiali erono (e non pochi) quei vigliacchi che davanti ad UNO solo di loro (Black Block) indietreggiavano fino alla ritirata!

    I cosiddetti "ufficiali di stato" furono solo capaci di picchiare a sangue quei poveracci che in quel momento manifestavano pacificamente in nome
    di quelli che pensavano fossero loro diritti garantiti dalla legge! Ma si sbagliavano...

    Ti ricito Giovenale:
    «chi controllerà i guardiani?»

    Ho messo sta frase anche per questo.

    Chi come Carlo Giuliani si trovava a dissentire o se non proprio a combattere contro questi personaggi,
    per me ha esercitato solo il suo sacrosanto diritto di combattere chi in rappresentanza dello stato
    ha violato tutti i diritti primari che lo costituiscono. Soprattutto non sopporto che chi si macchia di tali colpe\reati abbia
    il coraggio di sparare o anche solo di difendersi da chi come carlo, per questo, stava protestando.

    RispondiElimina

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