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Rubrica settimanale - Italians: Don Joe



Don Joe, pseudonimo di Luigi Florio (Milano, 14 maggio 1975), è un beatmaker, DJ e rapper italiano facente parte dei Club Dogo e della Dogo Gang.


Don cresce a Bresso, piccola cittadina in provincia di Milano. Inizia ad approcciare alla musica all'inizio degli anni novanta, le sue prime collaborazioni lo vedono al fianco della cantante R&B/soul Irene Lamedica, che lo vuole nel suo tour come MC.
La sua vicinanza al mondo della black music lo porta a conoscere le Sacre Scuole, collettivo formato da Guè Pequeno, Jake La Furia e Dargen. Collabora apparendo in alcune tracce del gruppo e si aggrega ai primi due dopo lo scioglimento di questi. I tre diventano quindi i Club Dogo e Don loro produttore, dando vita al loro primo disco, MI Fist.


Il disco è un mega successo underground, e porta i Club Dogo ad essere uno dei gruppi più rispettati e seguiti della scena: dalla sua uscita ad oggi, il disco, oltre ad essere stato ristampato più volte (anche in tempi recenti), è uno dei dischi pietra miliare di quel periodo musicale e soprattutto è un album che a tutti gli effetti ha fatto scuola a molti che hanno iniziato a fare rap in quel periodo.




Le basi di Don sono "red carpet" per il rap di  Gué e Jake, e di tutti quelli che partecipano al disco: lo stile è molto "raw" e assai potente, molto riconoscibile, ma Don è ancora all'inizio di quella che sarà la sua scalata stilistica.


Don Joe è già un beatmaker molto rispettato e, poco dopo l'uscita di MI Fist, entra in contatto con Grand Agent, per il quale produce l'EP Regular. Successivamente Don Joe entra nel team di produzione The Italian Job, composto da lui, Dj Shocca e Dj Shablo del quale si perderà presto ogni traccia


Negli anni a seguire, Don Joe partecipa ad altri progetti tra cui: PMC VS Club Dogo The Official Mixtape, progetto di collaborazione della Dogo Gang (MI) e della PMC (BO), o Roccia Music di Marracash che lo portano ad affinare il suo stile, che già nel successivo album con i Club Dogo risulta molto rinnovato.




Il disco in questione è ovviamente Penna Capitale, secondo disco dei Club Dogo. Come già accennato, il suo suono risulta molto "fresco", in particolare Don inizia a fare un uso più massiccio di synth, abbinandoli abilmente ai campionamenti, creando delle melodie trascinanti e che incominciano a diventare parte integrante del suo stile.
L'album è composto da 16 tracce, tra cui la riedizione attualizzata dello storico pezzo dei Sangue Misto "Cani Sciolti" (SxM), e viene chiuso da un remix funk prodotto proprio da un ex membro dei Sangue Misto, Deda


Il disco è un pugno in faccia, e anche questa volta i Dogo devono ringraziare il Don per le produzioni che mandano letteralmente a casa. 
Il disco è infatti una manata che finisce per diventare un'altra pietra miliare del rap italiano, e inoltre riesce ad ottenere degli spazi anche in canali televisivi come All Music, che inizia a far passare i video di "Butta via tutto" e "Una volta sola" (pezzo di una bellezza infinita, hit!).
Oltre a Don Joe su questo disco sono da sottolineare le produzioni di Shocca, Shablo e Deleterio, rispettivamente "Falsi Leader", "No More Sorrow", "Non Sto In Cerca Di Una Sposa".




Nel 2007 produce tutto Vile Denaro, album d'esordio dei Club Dogo nel mainstream nazionale, oltre che collaborare con molti artisti come Kaos (kARMA), o Montenero, new entry nella Dogo Gang
Se Penna Capitale poteva suonare più elettronico come disco, Vile Denaro fa a primo impatto storcere il naso a molti: la scena italiana, fino a quel momento non era ancora abituata a vedere progetti del genere proiettati nel mainstream, che fino ad all'ora sembrava essere l'inferno degli artisti. Perciò quando i Dogo firmarono il loro primo contratto con la EMI, sono stati in molti a "schifarli" a priori, soprattutto in seguito all'uscita del primo singolo, "Mi hanno detto che".


In realtà il disco è potentissimo, sia dal punto di vista dei testi che delle produzioni che però risultano piuttosto rivoluzionate se si guarda ai precedenti lavori, e questo evidentemente non è piaciuto a tutti i  loro fan, soprattutto quelli che li seguono dai tempi di MI Fist. Nonostante tutto, comunque, il disco vende e i Dogo allargano il loro pubblico.




Nel 2008 produce varie tracce anche ne "L'ora d'aria", primo album ufficiale di Vincenzo da Via Anfossi, compreso il singolo che lo anticipa, "Il Primo e l'Ultimo", e numerose tracce nell'album ufficiale di Marracash (Universal Music). Il 25 dicembre 2009 esce Dogoinfamous Mixtape, un mixtape creato insieme a DJ Harsh.


Grazie alla scia del precedente disco, i Dogo hanno la possibilità di realizzare un altro disco sotto major, ma in questo caso si accodano alla Universal. Così nel 2009 Don Joe produce tutto Dogocrazia, un disco che porta dietro di sé ancora più critiche del precedente.


L'impronta di Don è vistosamente rinnovata e si spinge sempre di più verso l'elettronica, ma pur sempre mantenendo il suo stile.  


Le liriche del disco sono comunque quelle dei Dogo, ma tendono sempre di più a semplificarsi, probabilmente allo scopo di arrivare ad un numero maggiore di persone.
Anche questa volta, le critiche non vengono risparmiate al trio, ma al contrario di quello che ci si aspetterebbe, il loro successo cresce e l'anno successivo i Dogo sono fuori con un nuovo disco ancora più potente, Che bello essere noi.




Ad annunciare l'uscita del disco sono tre singoli: "Per la gente", "Spacco tutto" e "Voi non siete come noi", tutti pezzi potentissimi e carichi di menefreghismo nei confronti degli haters che fino a quel momento li avevano criticati. Le produzioni del disco sono completamente immerse nell'elettronica e il loro suono appare davvero innovativo: pezzi come "Spacco tutto" ad esempio, pur avendo un'impronta scanzonata, portano con se un tappeto musicale davvero unico e a primo impatto devastante per l'orecchio critico di chiunque si aspetti un pezzo alla MI Fist. Il disco è molto potente, ma lo stile è davvero diverso! Sia da un punto di vista lirico che di produzione, e porta Don Joe e i Dogo a dei livelli mai raggiunti prima, e che probabilmente dieci anni prima si sognavano!




Quello che si percepisce dalla loro scalata al successo (naturalmente anche in base alle loro dichiarazioni), lo status di gruppo rap "disadattato" gli è iniziato a stare stretto e quindi hanno deciso di dirigere lo sguardo ad un tipo di rap e di produzioni più somiglianti a quelli d'oltre oceano o a quelli europei, facendo conoscere a tutti, senza timori, la loro volontà di non essere da meno a queste realtà.


Tante cose sono state dette a riguardo della loro carriera, ma c'è da dire una cosa, e cioè che è grazie ai dogo e a quegli artisti che hanno avuto il coraggio di lanciarsi che ora il rap italiano ha raggiunto il suo momento più florido di sempre.


Il 22 febbraio 2010 esce il secondo capitolo di Dogoinfamous Mixtape, ossia, Dogoinfamous Mixtape Vol 2, ma questa volta il disco è creato solamente da Don Joe, successivamente esce anche il terzo capitolo, Dogoinfamous Mixtape Vol 3, ma questa volta è creato da DJ Harsh. Il 29 aprile 2010 esce il quarto capitolo, Dogoinfamous Mixtape Vol 4 questa volta con la partecipazione di tutti e due i DJ




Nel maggio 2011 esce un progetto al quale Don Joe collabora a quattro mani con Shablo, "Thori & Rocce". Il disco vede la partecipazione di artisti del calibro di J Ax, Fabri Fibra, Marracash, Jake La Furia, Gué Pequeno, Noyz Narcos e Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), oltre a Vincenzo da Via Anfossi, Ensi, i Co'Sang, Emis Killa, Vacca ed altri ancora.






DI SEGUITO LA PAGINA DI "PROD BY ITA" DI DON JOE PER CONSULTARE L'ELENCO DELLE SUE PRODUZIONI E ALCUNI DEI SUOI PEZZI PIU' RAPPRESENTATIVI.


BIG UP PER DON JOE!






Cronache di Resistenza - Club Dogo - Mi Fist




Club Dogo - Una volta sola




Club Dogo - Incubo Italiano




Club dogo - Benvenuti Nella Giungla




CLUB DOGO - BOING VIDEO UFFICIALE




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