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Rubrica mensile - Writing: Raptuz


Il primo appuntamento con la nuova rubrica Writing è dedicato al grandissimo Raptuz. A seguire articolo ed intervista, quest'ultima curata da un altro grande writer, Kunos (from Pescara Finest). Ringraziamo entrambi per la disponibilità e la pazienza dimostrate. Check it!















Luigi Muratore, in arte Raptuz, è senza dubbio uno dei massimi rappresentanti del writing e della street-art italiani: nato nel 1968 e cresciuto nella zona di Milano, sin da giovanissimo è appassionato di disegno, frequenta la "Scuola del Fumetto" di Milano ed impara le prime tecniche di disegno e illustrazione. Famoso anche per i lavori su commissione, è un writer conosciuto tantissimo anche per la sua "parte oscura" (come ama egli stesso definire) dei suoi lavori, ovvero dipingere treni, murate e metropolitane.







Nel 1990 fonda a Milano la TDK crew, tutt'ora uno dei collettivi di artisti più importante e rappresentativo per l'Italia, ed in seguito assieme a J-Ax ed ai Gemelli DiVersi fonda la Spaghetti Funk, ed inizia a portare in giro per l'Italia i primi "Live painting", ovvero le prime esibizioni live durante le quali dipingere. Purtroppo nel 1991 l'Italia non era un paese nel quale poter vivere della propria arte e della propria fama, e così Raptuz decide di trasferirsi a Los Angeles, gettandosi in un'avventura completamente nuova: nella famosa città californiana le difficoltà sono tante, soprattutto quelle legate alla durissima vita di strada (che aveva già vissuto nei difficili contesti di Milano). Entra a far parte della CBS, importante e storica crew del West Hollywood, grazie al rispetto guadagnatosi con gli altri writers americani. In america ha l'opportunità meritatissima di eseguire molti lavori su commissione e partecipare ad eventi di spicco come i "Vargas Awards" a Las Vegas, nel 1996, oppure il "Festival of arts" a Los Angeles, nel 1998. 





Tornato in Italia, sempre a Milano, Raptuz è diventato anche un rispettatissimo grafico e designer, e ha lavorato per grandi compagnie come la Coca-Cola, la Walt Disney e la Warner Bros (anche se ce ne sarebbero da citare tante altre), e partecipa a tour ed eventi per tutta la penisola, come ad esempio diverse date insieme agli Articolo 31, o il "Mentos Hip Hop Village". Fonda nel 2005 una delle prime associazioni di writer in Italia, "Associazione Italiana Writers - Tribù dell'Indice", (della quale è tutt'ora presidente) che si occupa della promozione e dell'organizzazione di eventi, come ad esempio il "LA Goldrush". Nel 2008 fonda la "TDK Art D-Vision", che si occupa della promozione di artisti emergenti. Ultimamente ha realizzato la cover per il nuovo disco di J-Ax, "Meglio prima (?)", e sta partecipando alla mostra "Broken Window Theory" a Los Angeles, lasciando esposte le sue opere dal 15 Ottobre al 13 Novembre.





In conclusione, Raptuz è sicuramente una di quelle figure dalle quali prendere esempio e, soprattutto, rispettare ed onorare per il lavoro svolto e la continua attività. Risultati simili sono raggiungibili solo tramite una grandissima passione ed una costanza di primo livello, vivissimi complimenti a questo artista!










A seguire alcune immagini dei suoi lavori e l'intervista

























INTERVISTA





1) Il tuo percorso in breve: a che età ti sei avvicinato al writing, in che modo, cosa ti ha spinto.





Mi sono avvicinato grazie al mio socio ASSO, a quei tempi abitavamo in un paesino in provincia di Milano e d'estate non c'era niente da fare. All'improvviso arrivò dagli USA un certo Tim Colavito a trovare dei parenti...il ragazzo era uno skater, per quello che mi riguarda da li partì tutto, compresi gli skaters a Milano ed i graffiti, era il 1986.. i primi veri e propri pezzi li feci a partire dal 1987 quando scoprì il "muretto" di Milano, primo posto di ritrovo di skaters, rappers, writers...e anche skinheads dell 'INTER, dei quali io facevo parte.





2) Il tuo rapporto con la cultura hip hop intesa in senso più generale.





Non ho rapporti...a me piace dipingere, l'hip hop non mi interessa, anche se ho molti amici tra rappers e deejays.





3) Quali sono gli artisti (graffiti/street ma anche artisti "ufficiali") che ti hanno influenzato all'inizio del percorso artistico, quali ti ispirano attualmente e chi ritieni valga la pena di citare.





A livello di writing il miei veri eroi sono HEX e CRAOLA di Los Angeles e WON degli ABC tedeschi...ma non direi che mi hanno influenzato. Per il resto l'unico vero e solo che vale la pena di citare è un certo CARAVAGGIO !!!!!





4) Per chi già non le conoscesse, introducici brevemente le storiche crew di cui fai parte.





TDK crew Milano, fondata nel 1990


CBS crew Los Angeles, fondata nel 1984


Non serve aggiungere altro, chi non sa...che si informi da solo!!!





5) Come convivono arte e business nel tuo percorso?





L'arte è quella che vorrei fare, il business è quello che mi da da mangiare, ma fino ad ora non sono mai riuscito a farle andare di pari passo.





6) Come vedi l'attuale scena dei graffiti?





Ormai è una guerra tutti contro tutti, dipingono tutti, dipingono in troppi. Se uno vende una tela si crede Picasso, se uno fa un disegnino decente crede di essere un professionista....non c'è più rispetto, ne regole, vale tutto!!! Però è anche vero che ci sono anche molti ragazzi in gamba che si fanno onore sui muri di tutto il mondo (ma restano una minoranza).





7) Come vedi l'attuale scena e l'attuale mercato della streetart (a livello italiano e italiano in rapporto all'estero)? Graffiti e legalità, la tua personale visione.





Come dicevo, è una guerra...tutti contro tutti. In Italia, a parte qualche eccezione, quella guerra la stiamo perdendo. Questo anche grazie a personaggi che parlano molto, producono poco e male, ma in compenso si sanno vendere benissimo, saturano il mercato con robaccia, togliendo il posto ad altri che si meriterebbero miglior fortuna. I galleristi non investono, non ci sono soldi e quei pochi che ci sono...sono spesi male...insomma è un gran casino, in generale si va avanti per conoscenze (come del resto per qualsiasi cosa in Italia). Riguardo alla legalità, io ho fatto per una vita pezzi illegali, treni, metropolitane, tetti....ma allo stesso tempo facevo lavori su commissione e pezzi legali, ho fondato una delle prime associazioni italiane di writers (ora ACU riconosciuta dal ministero e dal governo italiano) ...quindi ognuno faccia quello che crede giusto per la propria visione dei graffiti, non c'è una cosa sbagliata e una giusta. L'importante è fare ciò che ci si sente.





8) Marzullo style: fatti una domanda e datti una risposta





Domanda: scusa hai moneta?


Risposta: ....ma vai a lavorare barbone!!!

Commenti

  1. me lo ricordo dal '92... o sbaglio??? grandissimoooo
    Sardigna!!

    RispondiElimina

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