Passa ai contenuti principali

Groovisionary: Recensione - Revolutionary Vol.2 (Immortal Technique)



L'appuntamento con la rubrica Recensioni è questa volta dedicato a Revolutionary Vol.2, disco di Immortal Technique pubblicato nel 2003. La recensione è anticipata da un articolo che descrive l'artista ed il suo percorso, ed il tutto è davvero molto dettagliato e ben fatto. Articolo a cura del nostro amico Emanuele, che ringraziamo come al solito per il preziosissimo contributo!





In questo articolo non vorrei parlare solo di un rapper, ma di un uomo che io stimo realmente come una delle persone più vere e appassionate che abbiano mai preso in mano un microfono. Per me la sua è una delle espressioni più sincere del vero spirito dell'Hip Hop, che non è solo fare rime d'effetto su una base più o meno potente, ma anche e soprattutto diffondere un messaggio di pace, speranza, solidarietà, tolleranza, positività; nelle sue opere traspare un grido di rabbia contro l'ingiustizia che colpisce una parte sfortunata del mondo, che non è nata con i mezzi economici per vivere in modo dignitoso ma cerca comunque di riscattarsi, nonostante i governi più potenti, in special modo quello Statunitense, cerchino di sopprimerlo o zittirlo. Il suo è anche un messaggio di incitamento alle nostre coscienze, a non dare per scontato lo stato attuale della società, a non "berci" tutto quello che le istituzioni ci propongono come giusto o inevitabile, a sviluppare un pensiero divergente ed a ricercare una fonte di informazioni alternativa a quella istituzionale per avere un'opinione originale su quello che accade.




Felipe Andres Coronel noto con lo pseudonimo di Immortal Technique nasce in un ospedale militare di Lima, in Perù, il 19 febbraio 1978. La sua famiglia, di origini Afro-peruviane, nel 1980 decide di scappare dal paese per sfuggire all'imminente scoppio della guerra civile ed emigra negli Usa a New York, stabilendosi nel quartiere di Harlem. Durante l'adolescenza viene arrestato diverse volte e in interviste successive definirà il suo comportamento di quel periodo come "egoista e infantile". Dopo aver frequentato l'Hunter College High School nell'Upper East Side di Manhattan si iscrive alla Pennsylvania State University, ma poco dopo viene arrestato e imprigionato per essere stato coinvolto in una rissa tra degli studenti e degli spacciatori con l'accusa di aggressione. In seguito sarà condannato ad un anno di detenzione ed è in questo periodo che comincia a scrivere ed affinare la sua tecnica come rapper. Viene rilasciato sulla parola e si iscrive al corso di scienze politiche al Baruch College di New York per volere del padre, che accetta di vivere sotto il suo stesso tetto a patto che frequenti l'università. Dopo due semestri, stanco dei continui problemi economici e nell'impossibilità di trovare un impiego con una paga decente, lascia gli studi e comincia a partecipare a varie battles per le strade di New York, sfidando qualunque Mc si trovi davanti. Partecipa anche a numerose competitions di freestyle della scena underground newyorkese vincendone alcune importanti, come la Rocksteady Anniversary o il Bragging Rites, costruendosi così una notevole fama di Mc da battle.




Nel 2001 rilascia il suo album di debutto, Revolutionary Vol.1, senza l'appoggio di alcuna casa discografica e senza nessun canale di distribuzione, pagando le spese con i premi delle vittorie nelle battaglie rap. In questo album troviamo un classico underground, ovvero "Dance with the devil". Nel numero di novembre del 2002 della rivista americana "The Source", viene citato tra gli artisti emergenti senza etichetta ("Unsigned hype"). Nel 2003 rilascia Revolutionary Vol.2, che ritengo (e non solo io) il suo capolavoro e che cercherò di recensire più avanti, dopo aver fondato l'etichetta indipendente Viper Records; in un'intervista dichiarerà di averne venduto più di 85 000 copie. Il pezzo "Industrial Revolution" in esso contenuto, riceverà una citazione come "Hip Hop Quotable" sempre dalla rivista "The Source", unico rapper della storia non prodotto da una Major a ricevere questo ambito riconoscimento. Tra il 2004 e il 2005 la stessa Viper Records e un'altra etichetta indipendente di New York, la BabyGrande Records, ristampano Revolutionary Vol.1 per permetterne una maggiore diffusione.






In concomitanza con la sfida presidenziale del 2004, diffonde il pezzo "Bin Laden" (conosciuto anche come "Tell the truth") con il feat. di Mos Def e Jadakiss e successivamente quello di Eminem, aggiunto utilizzando la tecnica del backmasking (è udibile solo se il brano è riprodotto al contrario, tra gli altri ad utilizzarlo i Beatles in "Revolution 9" o i Pink Floyd in "Empty Spaces"). La traccia, prodotta da Dj Green Lantern, sarà rilasciata successivamente in un singolo in vinile, che contiene anche un remix con featuring di leggende come Chuck D dei Public Enemy e KRS-One, e apparirà in Shade 45: Sirius Bizness. La canzone è un pesante attacco al Presidente in carica e in ballo per essere rieletto George W. Bush e alle amministrazioni precedenti, ritenute fortemente responsabili per il crollo delle Twin Towers, l' 11 settembre 2001. Il ritonello di Mos Def ("Bin Laden didn’t blow up the projects it was you, nigga, tell the truth, nigga" ovvero "Bin Laden non fa saltare in aria i palazzi /di la verità, amico, sei stato tu, amico") e un sample scratchato dal brano "Why" di Jadakiss ("Bush knocked down the Towers" tradotto "Bush ha buttato giù le torri") non hanno bisogno di ulteriori commenti. A queste accuse Immortal Technique aggiunge altre gravi considerazioni ("The dirty water that bleaches ya soul & ya facial features, drowinin' you in propaganda that they spit thru the speakers" cioè "L’acqua sporca che tinge/ la tua anima e i tuoi tratti facciali/ ti sta affogando nella propaganda /che loro fanno con i loro discorsi"; "They funded Al-Qaeda and now they blame the muslim religion, even though Bin Laden was a CIA tactician", "Hanno finanziato loro Al-Qaeda e adesso incolpano la religione musulmana, anche se Bin Laden era un tattico della CIA"; "Fahrenheit 9/11 that's just scratchin' the surface" "Fahrenheit 9/11 (il famoso documentario di Michael Moore) ha solo grattato la superficie"; "and of course Saddam Hussein had chemical weapons, we sold him that shit, after Ronald Reagan's election" tradotto "e per forza che Saddam (Hussein) ha armi chimiche/ gliele abbiamo vendute noi dopo le elezioni di Ronald Regan"), a cui unisce l'accusa di liberticidio per l'approvazione del Patriot Act (legge approvata nel 2005, concepita per il preciso scopo di ridurre gli attacchi terroristici negli Stati Uniti dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Tra le altre disposizioni promosse dalla votazione vi sono la possibilità di effettuare intercettazioni telefoniche, l'accesso a informazioni personali e il prelievo delle impronte digitali nelle biblioteche; esso conferisce il potere alle autorità per arrestare e espellere persone sospettate di terrorismo. E' stata dichiarata inscostituzionale dalla Corte Suprema nel novembre 2007), rendendo bene l'idea della rabbia e della passione che Immortal Technique mette nel denunciare le bugie delle autorità e l'incoerenza di un certo modo di intendere la politica.



Su queste questioni dirà successivamente attraverso il suo sito web: "I wrote in "The Cause of Death" that Bush was not responsible directly, that he didn't plan 9/11, but he and his definitely benefited from the end result of all those people dying", cioè "Ho scritto in "The cause of death" (contenuto in Revolutionary Vol.2) che Bush non fu responsabile direttamente, non ha pianificato lui l'11 settembre, ma lui e la sua parte politica hanno certamente beneficiato dal risultato finale della morte di tutte quelle persone". Il rapper appare nella parte di se stesso anche nel film documentario "This Revolution", che contiene registrazioni delle proteste attorno alla Convention Nazionale dei Repubblicani ( il partito di Bush per intenderci) del 2004.




Tra il 2005 e il 2007 comincia a lavorare a The Middle Passage e The 3rd World, seguito di Rev. Vol.2. In questo periodo è impegnato in continui tour, fatica che coniuga con il suo ruolo di attivista sociale e politico. Infatti visita diverse prigioni per parlare ai detenuti più giovani, entra in contatto e collabora con numerosi attivisti sui diritti degli immigrati, contribuendo a raccogliere decine di migliaia di dollari per la costruzione di ospedali per l'infanzia all'estero. Inoltre investe parte dei suoi guadagni nell'acquisto di numerose fattorie in America Latina.




Nel 2006 Dj Green Lantern produce il mixtape Alive on Arrival, che contiene "Impeach the President" di Immortal Technique  con il feat. dei Dead Prez e Saigon. Il pezzo, è una reinterpretazione dell'omonima e celeberrima canzone degli Honey Drippers (il giro di batteria è uno dei più campionati della storia dell'hip hop ed anche del pop, cito solo "Gangsta gangsta" degli N.W.A., "Eazy-duz-it" di Eazy-E, "I can" di Nas e "Ring ring ring (HA HA Hey)" dei De La Soul; per gli amanti delle curiosità viene citata anche da GZA in "As high as Wu Tang get" contenuto in "Wu Tang Forever"). In esso si incita la popolazione a promuovere un voto di censura contro Bush.






Il 24 giugno 2008 pubblica The 3rd World, che diventerà velocemente un altro classico underground, vendendo più di 60 000 copie (secondo un'intervista del 2009). Il messaggio di fondo dell'album è che la popolazione del Terzo Mondo ha un alleato naturale nei paesi più sviluppati, costituito dalla massa oppressa di Neri, Asiatici e Latini che ci vivono. Non mancano attacchi all'imperialismo statunitense e di conseguenza pesanti prese di posizione anti-imperialiste, anti-capitaliste e socialiste mutuate dalla lettura di scrittori occidentali e stranieri (non posso non citare come fonti di ispirazione Noam Chomsky professore emerito del Dipartimento di Linguistica e Filosofia del MIT di Boston e Eduardo Galeano, scrittore uruguayano). Nello stesso periodo diventa associato della "Omeid International", un'organizzazione no-profit di difesa dei diritti umani; definirà il suo impegno nell'organizzazione "The green light project". Con i profitti della vendita di The 3rd World, compirà un viaggio a Kabul, in Afghanistan, dove contribuirà alla costruzione di un orfanotrofio senza l'aiuto di fondi societari esterni. Attualmente l'edificio ospita oltre 20 bambini.




Nel 2009 si impegna in diverse collaborazioni con artisti stranieri: appare in un feat. di un pezzo del rapper franco-brasiliano Rockin' Squat diffuso su internet in Aprile dal nome "Democratie Fasciste". La canzone denuncia le diseguaglianze del Terzo Mondo rispetto a quello occidentale e cita diverse rivolte rivoluzionarie avvenute nel corso della storia per sovvertire tirannie e oppressioni. Inoltre collabora con il rapper underground britannico Lowkey, nel singolo "Voice of the voiceless", classificatosi undicesimo tra i singoli più scaricati da iTunes di Settembre; le liriche contenute in esso affrontano temi cari ad entrambi, ovvero razzismo, rivoluzione mondiale, guerra, socialismo, colonialismo, ecc..




Nell'ottobre del 2011 rende disponibile, in free download digitale, una collezione di precedenti registrazioni inedite, dal titolo The Martyr. La raccolta contiene un gioiello assoluto, costituito dal pezzo "Toast to the death", prodotta dal compianto genio del beatmaking e della produzione JDilla, di cui ovviamente consiglio l'ascolto. Sempre nel 2011 viene presentato in anteprima al Harlem Film Festival il documentario "The (R)evolution of Immortal Technique", riguardo la sua vita e le sue opere. Immortal Technique descrive se stesso come "socialist guerrilla". Tra le sue fonti di ispirazione troviamo grandi personalità politiche e storiche: Ali, Malcolm X, Che Guevara, Cesar Chavez, Augusto Cesar Sandino, Marcus Garvey, Tupac Amaru II, Jose Carlos Mariategui, W. E. B. Du Bois, Karl Marx, Francois Toussaint, Harriet Tubman, Emiliano Zapata e Mumia Abu-Jamal.



Così parla di se direttamente dalle pagine del suo myspace: "I work all the time, I try to keep distractions out of my life which is difficult because I am always connected to the streets and the people. The Middle Passage and The Green Lantern mixtape these are my life's work right now, I live and breathe Revolution, Rebellion is in my blood and HipHop is the heart that pumps it. The fight has brought us to many places but with the completion of this weapon of mine I am building it will take us to even more places. Harlem and Washington Heights is home for now, but the Earth is my turf and I'll be out there fighting soon. When I am done we are going everywhere around the world we will ask for nothing from these devils take the right that is yours"; in italiano " Lavoro tutto il giorno, cerco di tenere le distrazioni fuori dalla mia vita, il che è difficile perchè sono sempre in contatto con la strada e la gente. The Middle Passage e il mixtape The Green Lantern sono il lavoro della mia vita al momento. Io vivo e respiro la rivoluzione, la ribellione è nel mio sangue e l'hip hop il cuore che lo pompa. La lotta ci ha condotto in molti posti ma con il perfezionamento di questa mia arma che sto costruendo arriveremo in molti altri posti. Harlem e Washington Heights sono la mia casa per ora, ma la Terra è il mio giardino e tornerò a combattere là fuori presto. Quando sarò pronto andremo fuori in giro per il mondo e otterremo da questi malvagi i diritti che sono vostri".








Di seguito la recensione di Revolutionary Vol.2.






Come ho già scritto in precedenza, questo (capo)lavoro è un atto d'accusa verso quella forma di patriottismo esasperato (detto gingoismo) e di imperialismo che ha spinto, nel corso dei decenni, gli USA ad attuare una politica estera aggressiva ed ad appoggiare nell'ombra regimi dittatoriali tirannici e sanguinari, per proteggere interessi nazionali. Gli attacchi sono a 360 gradi e evidenziano uno per uno tutti gli "scheletri nell'armadio" di secoli di politica ambigua; Technique si scaglia nei confronti della schiavitù, del genocidio degli indiani del Nord America (oggi confinati in riserve come animali in uno zoo), del Patrioct Act (di cui ho parlato in precedenza), del silenzio e dell'ignavia della Chiesa Cattolica durante l'Olocausto, del rifornimento di armi a Saddam Hussein (additato poi come il male, dittatore spietato e pericoloso) nella guerra tra Iran e Iraq, delle responsabilità nel massacro perpetrato dagli israeliani nel campo profughi di Jenin nel 2002, del tentativo di controllare i paesi produttori di petrolio, delle (probabili) complicità nella morte del senatore progressista Paul Wellstone, dell'appoggio della CIA ai Contras in Nicaragua (letteralmente controrivoluzionari, la loro azione si caratterizzava principalmente per attacchi contro obiettivi cosiddetti "morbidi" (strutture civili indifese quali fattorie, ospedali, chiese), massacri indiscriminati contro civili, torture, stupri; si finanziavano attraverso il traffico di droga con l'aiuto dell'Intelligence americana), del progetto MKULTRA (attività svolte tra gli anni '50-'60 dalla CIA con lo scopo di sviluppare forme di controllo mentale; tali esperimenti prevedevano la somministrazione dell'ipnosi, sieri della verità, messaggi subliminali, LSD ed altri tipi di azioni psicologiche su persone scelte allo scopo) e così via.




L'intro è subito potentissimo e ci prepara psicologicamente alle "mattonate" che Technique ci proporrà nel corso dei vari brani. A parlare è Mumia Abu-Jamal, nato Wesley Cook, ex membro dei Black Panther, attivista e giornalista radiofonico, ex presidente della Philadelphia Association of Black Journalists, condannato a morte nel 1982 per omicidio di primo grado dell'agente di polizia di Philadelphia Daniel Fulkner. Il processo fa ancora discutere per la sentenza, per le prove ambigue di colpevolezza, per il leso diritto ad un giusto processo, facendone forse il condannato a morte più celebre al mondo e il simbolo della lotta contro la pena di morte. Dopo una lunga battaglia legale fatta di ricorsi e appelli, la sentenza è stata annullata e dal gennaio 2012 non è più detenuto nel braccio della morte. Mumia dice testualmente: "You're listening to Immortal Technique and this is Revolutionary Vol.2, bringing you the truth in the form of hip hop. From death row, this is Mumia Abu-Jamal" ("Stai ascoltando Immortal Technique e questo è Revolutionay Vol.2, riportandoti la verità nella forma dell'hip hop. Dal braccio della morte, questo è Mumia Abu-Jamal").




"The point of no return" è il pezzo d'apertura, nel quale in un sottofondo di violini carichi di tensione Technique avverte l'ascoltatore che questo è "il punto da cui non si torna indietro", perciò se vi rifiutate di credere che la verità sia diversa da quella che vi rifilano i vari media governativi lasciate perdere e ascoltatevi l'ultimo imperdibile lavoro di Lady Gaga (aggiungo io). Discute delle origini della popolazione Latina ("just like the Spanish exterminating Taínos, raping the black and Indian women" ovvero "Proprio come gli Spagnoli sterminando i Taino (popolazione pre-colombiana sterminata dai conquistadores), stuprando le donne nere e indiane"), cita i Cavalieri Templari che hanno espugnato Gerusalemme durante le crociate immaginandosi cosa sia sepolto sotto il Tempio di Salomone ("The templar knights when they took Jerusalem nigga And figured out what was buried under Soloman's temple"), cita Maria La Maddalena che avrebbe dato alla luce il figlio di Gesù Cristo ("Mary Magdalen giving birth to the children of Jesus") e chiude proclamandosi disincantato perchè ci hanno raccontato un sacco di bugie ("This is the last time that I kneel and pray to the sky Cause almost everything that I was ever told was a lie" tradotto "Questa è l'ultima volta che mi inginocchio e prego il cielo perchè quasi tutto quello che mi è stato detto era una bugia").




Segue "Peruvian Cocaine", semplicemente un capolavoro che descrive il viaggio compiuto dalla cocaina prima di arrivare nelle strade degli Usa. La traccia presenta un dialogo tratto da "Scarface" di De Palma in apertura, ed anche il loop è campionato dalla colonna sonora del film (nello specifico "Colombia" di Giorgio Moroder). Sono presenti diversi featuring, ogni MC interpreta una delle figure coinvolte nel processo (il lavoratore nei campi di Coca, il boss, il politico peruviano corrotto, l'importatore americano, lo spacciatore di strada, il poliziotto infiltrato, il carcerato). Si passa dalla denuncia delle condizioni di lavoro al limite dello schiavismo dei lavoratori latino-americani nelle piantagioni, all' arroganza del boss che ha il potere di fare quello che vuole, al politico che ha fatto ammazzare il suo predecessore, alla ammissione dell'importatore di avere l'appoggio della Cia e così via. In conclusione, Technique proclama l'innocenza del disperato (molto spesso almeno) spacciatore di quartiere e introduce un monologo di Wesley Snipes tratto da "New Jack City", che denuncia la lobby dietro lo spaccio di droga, paragonata al proibizionismo per l'alcool dei primi del '900 e al traffico di armi; invita inoltre ad aprire gli occhi, perchè questo è "the American way" ("lo stile di vita americano").




"Harlem Streets" è il triste resoconto delle difficoltà di un quartiere invaso dalla cocaina, nel quale è sempre più difficile vivere perchè lo stato non investe nel Welfare (assistenza sociale, sanitaria, previdenza, ammortizzatori sociali, ecc.) e li sta lentamente abbandonando, perchè non si trova un lavoro con una paga decente e si viene sfruttati (pesante la similitudine della metropolitana con la stiva di una delle navi schiaviste che trasportavano Africani nel Nuovo Mondo). Sottolinea, inoltre, l'incoerenza della politica guerrafondaia propugnata dal nazionalismo bianco, con un esercito composto in prevalenza da immigrati e neri. Il ritonello con scratch è un sample tratto da "Harlem kidz get biz" di Mc Gruff.




Si passa ad "Obnoxious", che contiene un sample da "The message" di Grandmaster Flash, forse il pezzo più violento nel lessico; in esso esplode tutta la rabbia di Technique contro l'ipocrisia da qualunque parte essa provenga ed attacca tutti quelli che gli stanno sulle palle senza risparmiare nessuno: così accusa alcune società americane di aver fatto affari con i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale ("I don't care how I get richer/like American/companies that did/business with Hitler"), fa un pesante riferimento alle accuse di pedofilia ad R Kelly ("I'm the best of both worlds (album di R Kelly e Jay-Z del 2002) without the hidden camera, and the 12 year old girl" infatti è stato diffuso un video amatoriale di R Kelly che fa sesso con una dodicenne), se la prende con il gangsterismo esagerato ("I throw your gang sign up, and then I'll spit on my hand" cioè "Faccio il segno di appartenenza alla tua gang e poi ci sputo sopra"), con i prolifers (categoria di avvocati antiabortisti che si battono per i diritti di feti ed embrioni) a favore della pena di morte, rimpiange la Golden Age (e chi non la rimpiange direi, "back in the day to the Golden Age when wack motherfuckers used to get thrown off stage" tradotto "L'ho riportato indietro nel tempo fino alla "Golden Age" quando i figli di puttana che non ci sapevano fare venivano sbattuti giù dal palco"), fino ad accuse di infangare la memoria di Tupac ("I think is just pathetic and gay when niggaz speculate what the fuck 'Pac would say you don't know shit, about a dead mans perspective and talking shit will get your neckbone disconnected" in italiano "E' patetico e da vigliacchi il modo in cui la gente specula sulle possibili opinioni di Tupac se oggi fosse vivo. Voi non sapete un cazzo dei pensieri di un uomo morto, e se continuate a sparare cazzate vi ritroverete con la testa staccata dal collo."). Chiude manifestando il suo disprezzo per tutte le case discografiche ("I take a piss on a development deal from Sony, or Def Jam cuz your like all of the rest man" ovvero "Piscio su un contratto discografico della Sony o della Def Jam, perchè sono tali e quali a tutte le altre etichette discografiche."). E' risultato uno dei pezzi hip hop più scaricati da internet nel 2004, battuto solo da Eminem e dai The Neptunes.




"Message and the money" è un invocazione del rapper divisa in due parti: nella prima si rivolge a tutti gli Mc della scena underground, li invita a prendere consapevolezza del fatto che questo tipo di musica sta creando un mercato, di non farsi fottere da quelli che organizzano eventi, serate e showcase e poi non pagano mai gli Mc che si esibiscono, nonostante facciano pagare al pubblico anche 10 dollari all'ingresso. Senza gli artisti questi eventi sono solo buone idee e niente di più. Nella seconda parte invece si scaglia contro l'industria musicale, che si rifiuta di diffondere e incoraggiare l'ascolto di un certo modo di fare hip hop impegnato e prende le distanze dall'Hip Hop prettamente commerciale, dichiarando di non preoccuparsi se certe riviste daranno un giudizio negativo ai suoi lavori ("So maybe my album won't get 5 mics, or double-x-l's, or 5 discs Whatever man, fuck it") perchè si sente libero e tale vuole rimanere.




In "Industrial Revolution", Technique da un'ulteriore dimostrazione del perchè non teme il giudizio della critica, dando sfogo a tutta la sua abilità tecnica, alla sua capacità di graffiare con incastri e metafore ("my metaphors are dirty like herpes but harder to catch like an escape tunnel in prison I started from scratch", "le mie metafore sono oscene come l'herpes ma più difficili da cogliere come un tunnel per la fuga dalla prigione che ho iniziato a scavare"; "but here's a quotable for every single record exec get your fucking hands out my pocket nigga like Malcolm X" ovvero "ma ecco un quotable (intraducibile penso, nel senso di degno di essere citato) per ogni singola registrazione effettuata/ togli le tue fottute mani dal mio portafoglio come Malcolm X"; "Immortal Technique stuck in your thoughts darkening dreams no ones as good as good as me, they just got better marketing schemes", "Immortal Technique attaccato ai pensieri dei tuoi sogni offuscati nessuno è bravo tanto quanto sono bravo io, loro hanno solo piani di marketing migliori"), minacciando l'industria musicale di una imminente "rivoluzione industriale" nel ritornello, a mio parere bellissimo per la trasposizione del termine che è collegato a tutt'altro contesto ("This is the business, and ya'll ain't getting nothing for free and if you devils play broke, then I'm taking your company you can call it reparations or restitution lock and load nigga, industrial revolution"). Il pianoforte nel beat è un campione velocizzato di "Ike's rap I" di Isaac Hayes.




Bellissima "Crossin the boundary", il cui beat campionato da "You and me" degli The Stylistics sarà riconosciuto dai più attenti di voi perchè è lo stesso che Lord Madness ha utilizzato in "Like Aretha Franklin" contenuto nell'album MDMAdness. Nel testo traspare ancora il suo disincanto per la vita ("I never make songs to disrespect woman or to judge people about the way that they're living but the way I am is based on the life I was given like them white boys "Losing My Religion", cioè "Non faccio mai canzoni per mancare di rispetto alle donne o per giudicare il modo in cui gli altri vivono/ ma il modo in cui sono fatto è basato sulla vita che mi è stata data come quei ragazzi bianchi (i R.E.M.) "Losing my religion" (hit del gruppo) nel senso di perdere la fede) e la sua rabbia verso quegli Mc che si sentono meglio di lui perchè vendono di più, anche se non hanno mai vinto una battaglia rap ("stupid your not ready, I won Disypher, Bragging Rites from Rocksteady and practically every battle that they got in New York and I still murder rappers on the street for sport", tradotto "stupido non sei pronto, ho vinto il Dispher, il Braggin Rites dal Rocksteady e praticamente ogni battaglia organizzata a New York e ancora uccido rappers per strada per sport"). Nel ritornello minaccia di ucciderli (liricamente parlando) perchè stanno attraversando il confine (da qui il titolo "Crossin the boundary").




Segue lo skit "Sierra Maestra", nella quale il suono delle trombe e della "corposa" batteria contribuiscono ad aumentare ulteriormente il clima di tensione (per citare i Sangue Misto) ed interrompere brevemente la cascata di rime e incastri offerta da Technique nella prima parte dell'album. Struggente la chitarra di sottofondo in "The 4th branch" campionata da "Siento mucha amiga mia" di Roberto Carlos; martellante invece la batteria, sample da "Shyntetic substition" di Melvin Bliss. Il rapper riprende da dove ha lasciato nell'intro parlato, in cui ribadisce ancora una volta delusione per il passato e pessimismo per il futuro ("The new age is upon us and yet the past refuses to rest in its shallow grave. For those who hide behind the false image of the son of man shall stand before God!!! It has begun The beginning of the end", in italiano "La nuova era è su di noi e ancora il passato si rifiuta di riposare nella sua tomba superficiale. Per quelli che si nascondono dietro la falsa immagine del figlio dell'uomo dovranno fermarsi prima di Dio!!! E' cominciato l'inizio della fine"). Il preludio prepara l'ascoltatore al duro attacco alla Chiesa cristiana senza distinzioni tra cattolici, protestanti,ecc... per aver definito Maometto un terrorista, dimenticando che Dio non è una religione, ma un collegamento spirituale e per aver dimenticato che Gesù è considerato il profeta più importante nel Corano ("A fake church called the prophet Muhammad a terrorist/ forgetting God is not a religion, but a spiritual bond and Jesus is the most quoted prophet in the Qu'ran"). Prosegue poi con un grave paragone tra il traditore Giuda Iscariota e l'ideologia della destra americana conservatrice ("The Judas I hang with, the guilt of betraying Christ/ you murdered and stole his religion, and painting him white/ translated in psychologically tainted philosophy Conservative political right wing, ideology") e con constatazioni su quanto gli stati Uniti siano lontani dall'essere "terra della libertà", a causa di schiavitù, sterminio degli indiani, dei maltrattamenti nel carcere di Guantanamo Bay ("Guantanamo Bay, federal incarceration how could this be, the land of the free, home of the brave? Indigenous holocaust, and the home of the slaves"), dell'appoggio ai Contras in Nicaragua, della violazione dei diritti umani a El salvador. Nel ritornello c'è la denuncia dei subdoli tentativi della CIA di controllare la popolazione con il progetto MKULTRA (di cui ho già detto sopra), tentativi che tuttoggi continuano secondo Technique e che stanno lentamente modificando la nostra prospettiva, il nostro punto di vista sulla differenza tra lotta al terrorismo e lotta per la libertà. Il governo ha uno strumento potentissimo per farlo che è visto da Technique come un suo "ramo" (the 4th branch), una sua estensione e nella terza strofa specifica che esso è costituito dall'insieme dei media, i quali fingono di essere imparziali ma in realtà sono comandati dalla parte più ignorante e razzista della popolazione, che li manipola per distorcere la verità ("The fourth branch of the government AKA the media seems to now have a retirement plan for ex-military officials as if their opinion was at all unbiased...to try to convince you they're fair and balanced/ when they're some of the most ignorant, and racist people"). La traccia si chiude con una preghiera, un invito: spegnete la tv e leggete per informarvi!!! ("Turn off the news and read, nigga!").




Passiamo poi alla drammatica "Internally bleeding", nella quale la rabbia e il pessimismo di Technique raggiungono livelli cosmici. Nei versi esprime tutto il dolore e il senso di impotenza per la perdita della madre ("My mother told me that placing my faith in God was the answer/ but then I hated God cause he gave my mother cancer" ovvero "Mia madre mi disse che la risposta era di riporre la mia fede in Dio/ ma poi odiai Dio perchè fece ammalare di cancro mia madre") e la sua risoluzione nel dare voce a chi viene ingiustamente dimenticato ("But I was chosen to speak the words of every African slave/ dumped in the ocean, stolen by America/ tortured, buried, and frozen written out of the history books" cioè "Ma sono stato scelto per riportare le parole di ogni schiavo africano/ gettato nell'oceano, rapito dall'America/ torturato, sepolto e gelato, cancellato dai libri di storia"). Compare anche una visione apocalittica del futuro ("I had a vision of nuclear holocaust on top of me/ and this is prophecy, the words that I speak from my lungs/ The severed head of John the Baptist speaking in tongues", tradotto "Ho avuto la visione di un olocausto nucleare sopra di me/ questa è la profezia, le parole che vengono dai miei polmoni/ dalla lingua della testa mozzata di Giovanni Battista"). Nel ritornello finale, il rapper diventa quasi macabro nel presagio della sua morte ("Death is a another part of life.. These are my last words, I'm having difficultly breathing/ dying on the inside, internally bleeding", in italiano "La morte è un'altra parte della vita... Queste sono le mie ultime parole, sto avendo difficoltà a respirare/ affondando dall'interno, sanguinando dentro"). Nel beat è presente un campione tratto da "Queen of the night" di Maggie Bell.




A questo punto c'è uno skit, un intermezzo parlato nel quale Mumia Abu Jamal fa un interessante riflessione sulla relazione tra hip hop e il concetto di sicurezza interna negli Stati Uniti. Mumia sostiene che ci sono almeno due realtà diverse nella società: gli abbienti e quelli che lottano per sopravvivere. Inoltre ritiene che l'assenza di sicurezza interna sia una delle cause della nascita e della diffusione dell'hip hop, perchè le nuove generazioni sentono di essere state ingannate da quelle che hanno governato in precedenza, perchè sono a malapena tollerate nelle scuole, temute nelle strade e destinate all'inferno delle prigioni. Per questo sono cresciuti arrabbiati, odiati, senza amore e questa collera è confluita nella musica e nella lirica. Oggi questa gente non ha aspirazioni di ricchezza e di uscire dalla soglia di povertà, nonostante l'idea dominante nella società sia quella opposta, che stiamo tutti meglio e siamo tutti più ricchi. Chiude poi il suo intervento affermando che l'espressione "sicurezza interna" è un ossimoro, come il concetto di "military intelligence" o come il "Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti". Sono solo parole vuote, che non hanno nessuna relazione con la realtà.




"The cause of death" è uno dei pezzi più riusciti ed importanti dell'intero album. Technique usa tutta la sua abilità lirica per denunciare le gravi complicità e le incoerenze del Presidente Bush e del suo staff nei fatti conseguenti l'11 settembre, criticando la scelta di attaccare l'Afghanistan, poichè spinta da motivazioni puramente economiche. Attacca di nuovo la CIA, colpevole di aver addestrato i terroristi sull'aereo ("Just like the CIA trained terrorists to the fight build bombs and sneak box cutters onto a flight", cioè "Cosi come la CIA ha addestrato i terroristi al combattimento insegnandogli a costruire bombe e a far entrare taglierini di nascosto sugli aerei"), presenta Bush e Bin Laden come due facce dello stesso "drago a sette teste" ("My words'll expose George Bush and Bin Laden as two separate parts of the same seven headed dragon"; il drago è una citazione dell'Apocalisse di Giovanni, l'ultimo libro del Nuovo Testamento). Straordinariamente poetico il ritornello, il migliore di tutto l'album e, opinione personale, di tutta la sua produzione ("Father, forgive them, for they don't know/ right from wrong/ the truth will set you free, written down in this song/ and the song has the Cause of Death written in code/ the Word of God brought to life, that'll save ya soul", ovvero "Padre, perdona loro, perché non sono in grado di distinguere ciò che giusto da ciò che è sbagliato/ la verità che vi renderà liberi, è trascritta in questa canzone/ perché questa canzone ha la Causa di Morte descritta in codice/ la parola del Signore, che portò la vita, e che salverà la tua anima"). Continua esprimendo dubbi sul crollo delle torri ("I was watching the Towers, and though I wasn't the closest I saw them crumble to the Earth like they was full of explosives", tradotto "Stavo guardando le Torri (l'11 settembre) e anche se non ero così vicino le ho viste crollare come se fossero imbottite di esplosivo") e sulle prove che Bin Laden fosse colpevole); ("They dubbed a tape of Osama and they said it was proof "Jealous of our freedom", cioè "Hanno doppiato un video di Osama sostenendo che fosse la prova della sua colpevolezza "sono gelosi delle nostre libertà""). Se la prende anche con il segretario alla difesa Rumsfeld, che ha ottenuto un budget per l'esercito tale da poter conquistare tutto il mondo se volesse, e con Dick Cheney (vice-presidente), ex amministratore delegato della Halliburton, società petrolifera che guarda caso aveva ottenuto l'appalto per la distribuzione del petrolio iracheno. Si è infatti scoperto che la Hulliburton ha ottenuto l'appalto senza che vi sia stato una qualche forma di concorso o di regolamentazione e che rivendeva il petrolio agli americani a circa 50 cent al gallone in più del prezzo della Iraq National Oil Company. Cheney riceve tuttora una pensione vitalizia di 150 000 dollari l'anno e possiede 433 000 azioni della Hulliburton, società che è stata uno dei maggiori finanziatori della campagna presidenziale di Bush nel 2000. Nell'outro di nuovo un dialogo tratto da Scarface, che sottolinea come false notizie siano state diffuse in tutto il mondo occidentale e ritenute da tutti automaticamente attendibili.




Molto più ironica "Freedom of speech", la cui base è campionata dal cartone animato "Pinocchio" di Walt Disney, nello specifico "I've got no strings" di Dickie Jones. Come si può intuire dal titolo, Technique riflette sulla libertà di parola e di pensiero, attaccando di nuovo le case discografiche che hanno provato a fargli cambiare idee e modo di scrivere promettendogli contrattoni milionari ("Try to tell me what to rhyme about over the beat bitch niggas that never spent a day in the street", in italiano "provano a dirmi gli argomenti di cui parlare sul beat, ma sono degli stronzi che non hanno mai passato un giorno per la strada"), proclamandosi libero in tutti i sensi e fanculo se qualcuno si offende. Di nuovo sottolinea il fatto che voler "esportare" la democrazia è solo una scusa per giustificare delle guerre per estendere l'egemonia economica americana, giudica il suo governo razzista e totalmente disinteressato della sorte dei civili iraqueni e afghani. La scelta di campionare questa canzone specifica di Pinocchio (nel cartone animato, la canta nello spettacolo di Mangiafuoco) non è casuale: la sensazione di libertà dai fili che lo manovravano quando era solo un burattino, possono essere visti come un'allegoria dell'indipendenza artistica di Technique. Chiude dedicando ironicamente la traccia a tutti i bambini.




La chitarra classica in "Leaving the past" riporta l'ascoltatore verso atmosfere più malinconiche e pessimistiche. Il rapper tira fuori tutta la sua delusione per "l'ignoranza", intesa come disinformazione, che affligge la maggior parte della gente comune ("Reality is nourishment, but people don't believe it/ I guess it's hard to stomach the truth like a bulimic/ it's a dirty game and nobody is willing to clean it", cioè "La realtà è nutrimento, ma la gente non ci crede/ suppongo sia difficile digerire la verità come un bulimico/ è un gioco sporco e nessuno è disposto a renderlo pulito"), li immagina chiusi nelle loro celle mentali e di conseguenza fisiche. Torna ad esprimere tutta la sua perplessità verso "l'atto di fede", base delle religioni ("Hell is not a place you go, if you not a Christian/ it's the failure of your life's greatest ambition/ it's a bad decision to blindly follow any religion/ I don't see the difference in between the raw and the wrong", tradotto "L'inferno non è dove andrai, se non sei Cristiano/ è il fallimento della maggior ambizione della tua vita/ è una pessima decisione il seguire ciecamente qualunque religione/ non vedo la differenza tra ciò che è crudo e ciò che è sbagliato"). Technique continua nel denunciare l'orrore della schiavitù, paragonandola ad un esodo di Ebrei neri dall'Egitto e nel denunciare il regime di Apartheid nel quale vivono tutti gli immigrati americani. Da sottolineare la scelta stilistica di fare questo pezzo senza ritornello, con un assolo di tromba tra le due strofe, per aumentare la carica emotiva e invitare l'ascoltatore alla riflessione sulle sue parole.



Nell'outro si rivolge ancora alle coscienze degli ascoltatori, li invita a non farsi irretire dalla vacuità di questa situazione: noi possiamo costruire il futuro, ma questo lavoro comincia dal lasciarsi alle spalle il passato ("Escape the emptiness cause that shit is slow and it kills/ the flow and the skill I made y'all believe that it last/ you can make the future but it starts with LEAVING THE PAST").




La voce di Jean Grae in "Truth's razor", ci introduce all'unico pezzo che stona decisamente dall'attitudine rivoluzionaria e quasi di revisione storiografica dell'album per riferirsi ad una brutta esperienza sentimentale di Technique. Infatti "You never know" (in cui Jean Grae canta il ritornello) racconta del suo amore per una ragazza, di come l'abbia notata tra tante perchè non era una "facile", della sua difficoltà anche a rivolgerle solo la parola inizialmente, di come la conoscenza sia diventata amicizia intima. Quando però si decide a dichiararle i suoi veri sentimenti, la ragazza scoppia a piangere e lo manda via. Il rapper decide di lasciarsela alle spalle e poco dopo viene arrestato, ma in prigione non riesce a smettere di pensare a lei. Così appena uscito si presenta a casa della ragazza, trovando solo la madre ad aprirgli la porta e ad indicargli un messaggio diretto a lui. Nel messaggio si scopre il vero motivo del rifiuto della ragazza all'amore di Technique: una trasfusione di sangue l'ha infettata con il virus dell'HIV ed è morta poco dopo aver scritto la lettera. Anche in questo pezzo Technique si rivolge all'ascoltatore, consigliandogli di tenere sempre presente la differenza tra sesso e amore, preferendo sempre quest'ultimo.




Questo "viaggio musicale rivoluzionario" si conclude con "One (remix)", nel quale c'è una strofa di Akir. Il coro di sottofondo è campionato da "Whenever I call you friend" di Kenny Loggins e Stevie Nicks e rende bene lo sconforto dell'ascoltatore per la fine di un capolavoro assoluto dell'hip hop, quale io ritengo questo album. Technique dedica l'album a diverse persone ("This is for the children of Iraq, lost in the sand/ this is for the illest emcees that'll never be known/ and this is for all the soldiers that'll never come home/ I wrote this for Mumia, stuck in a beast/ for people who, march in the streets, and struggle for peace", ovvero "Questo è per i bambini iraqueni, persi nella sabbia / per gli Mc's più scarsi che non saranno mai famosi/ e per tutti i soldati che non torneranno a casa/ L'ho scritto per Mumia (Abu-Jamal) nei guai con un mostro/ per quella gente che, marcia per strada e combatte per la pace") e nell'outro si rivolge per l'ultima volta all'ascoltatore, spiegandogli le motivazioni che l'hanno spinto a scrivere l'album ("Revolution is the birth of equality/ and the anti-thesis to oppression" cioè "La rivoluzione è la nascita dell'eguaglianza e l'antitesi dell'oppressione"), spinge perchè ognuno di noi si faccia un opinione sulla storia e sull'attualità senza farsi condizionare dai media ("Remember that history isn't the way the corperate controlled media made it look like/ read between the lines and free your mind", in italiano "Ricorda che la storia non è quella fatta apparire dai media controllati e corporativi/ leggi tra le righe e libera la tua mente"). Conclude ringraziando per l'ascolto e per il supporto alla musica indipendente ("Thank you for listening, and thank you for supporting independent Hip Hop/ the heart and soul of our culture/ Keeping the truth alive", ovvero "grazie per aver ascoltato, e grazie per aver supportato l'hip hop indipendente/ cuore e anima della nostra cultura/ teniamo la verità in vita").




Nonostante le produzioni delle tracce siano affidate ad un insieme eterogeneo di produttori, South Paw è quello principale, avendo prodotto "The Point of No Return", "Peruvian Cocaine", "Harlem Street", "Obnoxious", "The Message & The Money", "Leaving the Past", "You Never Know" e "One RMX". Fratello di Akir, è attualmente A&R (acronimo di Artists & Repertoire, ovvero responsabile della scoperta di nuovi artisti da mettere sotto contratto) per la Viper Records, l'etichetta di Technique, di cui è stato co-fondatore e promotore. Metaphysics, padre tedesco e madre dello Zimbabwe, ha prodotto "Industrial revolution"; è molto conosciuto in Germania per essere membro del collettivo hip hop Söhne Mannheims. "Crossing the Boundary","The 4th Branch" e "Freedom of Speech" sono produzioni di Danja Mowf, famoso per aver collaborato in passato con Missy Elliot e la sua etichetta Goldmind/Elektra. Attualmente è impegnato nella promozione della Country Boy Music, società che riunisce diversi produttori sotto lo stesso marchio. Il newyorkese Domingo ha prodotto "Sierra Maestra" e "Internally bleeding": produttore rispettatissimo nella scena, ha collaborato con una lista di artisti infinita (per citare i più famosi Rakim, KRS-One, Kool G Rap, Guru, Eminem, Dilated Peoples, Big Pun, Das EFX). Il produttore, prevalentemente rock, 44 Caliber ha curato invece "Homeland and hip hop", lucido monologo di Abu-Jamal. Infine Omen, originario di Harlem come Technique, ha prodotto "The cause of death". Figura di rilievo nella scena hip hop newyorkese, è noto per aver prodotto una traccia ("Tell it like it is") nel doppio album Release the therapy di Ludacris, vincitore del Grammy come Best Rap Album nel 2007 e per aver prodotto "Soopaman Luva 6", contenuto in Red Gone Wild di Redman.



Questo album, a mio parere, è uno dei più riusciti esempi di come l'abilità tecnica, utilizzata per affrontare temi sociali e politici fuori dagli stereotipi tradizionali gangsta e festaioli dell'hip hop, attribuisca alla parola una dignità e una potenza ineguagliabile, rivelando la straordinaria importanza della musica come veicolo di idee e soprattutto regalando all'ascoltatore 67 minuti e 46 secondi di intrattenimento e apprendimento fuori dall'influenza del mainstream, del politicamente corretto, del buonismo, della disinformazione nella quale quelli che muovono le leve nelle stanze che contano si augurano che la popolazione mondiale rimanga sempre.









TRACKLIST





1. Revolutionary Intro

2. The Point Of No Return

3. Peruvian Cocaine feat. Pumpkinhead, Diabolic, Tonedeff, Poison Pen, Loucipher & C-Rayz Walz

4. Harlem Street

5. Obnoxious

6. The Message And The Money [Interlude]

7. Industrial Revolution

8. Crossing The Boundry

9. Sierra Maestra [Instrumental]

10. The 4th Branch

11. Internally Bleeding

12. Homeland And Hip Hop [Interlude]

13. The Cause Of Death

14. Freedom Of Speech

15. Leaving The Past

16. Truth's Razors [Interlude]

17. You Never Know feat. Jean Grae

18. One [Remix] feat. Akir
































Commenti

Post popolari in questo blog

ShunGu X Groovisionary - Interview

Louis ShunGu is a belgium beatmaker based in Bruxelles, we met him a couple of months ago and we instantly appreciate his style on the beats: he's part of the incredible number of good producer that we follow on Soundcloud, and release after release, beat after beat we listened to him and started to think about an interview. Now it's a reality, we joined him virtually and talk as usual about the art of make a beat. He's a good guy, we can just say thanks to him for disposability and advise everybody about his releases. Check out the astrological series  of EPs with Hot Record Société , the last release with Cosmic Composition and follow him on Soundcloud.  Support from Italy to ShunGu, have a good time bro, we see you! INTERVIEW 1. Which was your first contact in absolute with hip hop culture? (like tags on walls and trains, b-boy’s dance etc.etc.) It was Mc Solaar, its a french mc, he was the first guy to give me that hip hop love...  2. Did you start from the beginnin

Luca Barcellona aka Lord Bean X Groovisionary - Intervista

Foto di Sha Ribeiro Luca Barcellona. Lord Bean. Bean One. Bugs Kubrick . Tanti nomi che raggruppano un solo talento, un'artista polivalente. Abile mc ed abilissimo writer, con il tempo Luca ha sviluppato uno stile unico in entrambe le arti appena citate: mi ha sempre impressionato ed appassionato per la lucidità e la formula con la quale sceglie di comunicare i propri pensieri e le proprie idee, in maniera non solo non convenzionale ma anche molto efficace ed originale. Sia su muro - e tutte le altre superfici sulle quali lavora - che al microfono, ha sempre dato il meglio di sé, tentando strade inesplorate e restando sempre genuino e senza filtri. Al microfono, sotto gli pseudonimi di Lord Bean/Bugs Kubrick ha realizzato due lavori totali ed alcune collaborazioni con i migliori esponenti della penisola: il demo Lord Bean , pubblicato nel 1999, è il primo lavoro ufficiale e contiene tracce storiche come "Gli occhi della strada" , "Sotto i bombardamenti" e "

Rubrica Settimanale - Italians: Gué Pequeno

L'artista italiano di cui parliamo oggi è  Cosimo Fini , meglio conosciuto con gli pseudonimi di Guè Pequeno ,  Il Guercio o Lucky Luciano  ( Milano , 25 dicembre 1980 ), rapper italiano membro dei Club Dogo e della Dogo Gang . Il suo soprannome Guercio deriva da una ptosi all'occhio sinistro,  mentre l'altro soprannome, Guè Pequeno , è una chiara allusione a Ze Pequeno , protagonista del film City of God . Come già accennato, Guè è un terzo dei Club Dogo , una fra le rap band più influenti d'Italia: la sua carriera coi Dogo lo porta sui palchi dei migliori liveclub della penisola e conquista strade, fan e spazi nel mainstream.   Nel 2008 recita nel cortometraggio "5 Euro" di Tekla Taidelli ( clicca per guardare il corto ), assieme a Don Joe , Jake La Furia   (questi ultimi due compagni nei Club Dogo ), Marracash , Vincenzo Da Via Anfossi , La Pina , Ugo Conti , Matteo Gianoli (Fame Chimica), e altri. Nel 2009 ha lanciato il marchio di abbigliamento