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Daniela Croci aka Zoemap - Intervista




ITA


Daniela Croci, in arte Zoe Map, è una videomaker italiana, attualmente residente a New York. Ha mosso i primi passi nell'ambiente Hip Hop underground, filmando concerti, eventi e serate: artista a 360° ed appassionata di street art, realizza anche progetti come grafica ed illustratrice (ad esempio la recente realizzazione del logo della musicista italiana Iris FreeForm). Partecipa come regista al New York Independent Film Festival 2010 con il corto "Everything is as It seems", e lavora come camera operator e assistente al montaggio di "Versibus Alternis", documentario italiano sul freestyle, all'interno del quale partecipano Ensi, Raige, Danno, Clementino e Neffa. Nel 2005, come tesi di laurea, conseguita presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, presenta un mini-documentario sul writing, con all'interno citazioni da brividi provenienti da film (ad esempio "La Haine (L'Odio)", diretto da Mathieu Kassovitz) e canzoni ("Bombardamenti a tappeto", Lord Bean feat. Gente Guasta, o "Sound of da police", di KRS One), pietre miliari per la cultura Hip Hop internazionale ed italiana che i veri appassionati apprezzeranno di sicuro.



Tra i tanti video realizzati, da sottolineare "Love N Fear" (con la performance prestigiosa di Mr di Maggio), "Outside of the box""If there is no struggle, there is no progress", che già a primo impatto fanno capire il talento e lo stile di Zoe, a tutto campo, compreso quello della scelta dei tappeti musicali che accompagnano le sue pellicole (ad esempio la colonna sonora del già citato "Love N Fear" è realizzata da Dj Argento, oppure quella di "Outside of the box" è prodotta da StabbyoBoy aka Stabber).





Zoe collabora anche con Avone aka Destroy&Rebuild, per il quale realizza il video di "If there is no struggle, there is no progress", sopra la colonna sonora di MF Grimm, per la promozione di un'esibizione in Germania; realizza oltretutto uno spot pubblicitario per il tatuatore di Brooklyn Gerald Feliciano. Per prendere visione ancora meglio dei lavori di questa grande artista, alla quale va naturalmente tutto il nostro supporto, vi rimando al suo sito ufficiale (www.zoemap.com), ai suoi canali ufficiali YouTube (www.youtube.com/thebeatwoman) e Vimeo (www.vimeo.com/user5860887).







ENG


Daniela Croci, also known as Zoe Map, is an italian videomaker, currently based in New York. She's moved her first steps in the Hip Hop underground world, shooting concerts and events: 360° artist and street art lover, she also works like graphic designer and illustrator. She takes parts as director to the New York Independent Film Festival 2010, with the short film "Everything is as It seems", and works as camera operator and editing assistant for "Versibus Alternis", an italian documentary about freestyle, in which compares Ensi, Raige, Danno, Clementino and Neffa. In 2005, for her graduation at Academy of Fine Arts of Bologna she presents a mini-documentary around graffiti's world, in which has inserted quotes from films (for example "La Haine", directed by Mathieu Kassovitz) and songs ("Sound of da police", of KRS One), milestones of the international and italian Hip Hop culture that real fans appreciate certainly.





Between the many videos realized by Zoe, I'd recommend "Love N Fear" (with the prestigious performance of Mr di Maggio), "Outside of the box"and "If there is no struggle, there is no progress", for example, that from the first impact communicate the talent and the style of Zoe, in all senses, including the choice of musical carpet that accompaign her films (for example the incredible soundtracks of "Love N Fear" was realized by Dj Argento, or "Outside of the box" is produced by StabbyoBoy aka Stabber).





Zoe features also with  Avone aka Destroy&Rebuild, producing the video of "If there is no struggle, there is no progress", above the soundtrack of MF Grimm, for the promotion of an exibition in Germany; she also realized an advertisement for the Brooklyn based tattooist Gerald Feliciano. To view all projects and works of this incredible artist, below I report the official Zoe's website (www.zoemap.com) and her YouTube (www.youtube.com/thebeatwoman) and Vimeo (www.vimeo.com/user5860887) channels. Maximum support for this artist from Groovisionary!









A seguire l'intervista.






1. Primo contatto in assoluto con la cultura Hip Hop (video, tag sui muri, fanzine, musica). 





Schematizzando direi: 1 La danza 2 I graffiti 3 il film “L’odio”. Se ci penso bene mi vengono in mente miliardi di aneddoti; te ne racconto alcuni. La primissima volta che ho sentito la parola Hip Hop, fu quando la mia insegnante di ginnastica ritmica mi disse che avremmo realizzato per il saggio una coreografia con il pezzo di Coolio “Gangsta’s Paradise” e ci disse che quel pezzo apparteneva a questo genere musicale e io ovviamente me ne innamorai subito. Quel beat era un vestito che sentivo starmi a pennello. Le palestre e le scuole di danza italiane non sono mai state troppo professionali a riguardo, soprattutto in quel periodo, ma mi hanno dato lo spunto per approfondire come ballerina e come spettatrice. Nello stesso tempo, ciò che m’impressionò moltissimo fu assolutamente il mondo dei graffiti. Le fanzine auto-prodotte (introvabili), AELLE che pubblicava le foto dei PEZZI sui muri e treni italiani, il tutto da subito diventò la scenografia dei miei sogni e dei miei pomeriggi nella provincia marchigiana. Non sapevo bene cosa ci fosse dietro, tutto era un segreto e veniva detto a mezza bocca, ma io avevo chiaro in mente che avrei dovuto scoprirlo. Quando frequentavo le scuole superiori, che raggiungevo in treno, ogni mattina era una gara attaccata al finestrino per chi riconoscesse writers, stili e lettering che vedevamo scorrere come un film sui vagoni della ferrovia adriatica. Frequentavo diversi amici che erano già writers e mi facevano scuola su termini e rules. Ho sperimentato anch’io un minimo quest’arte, ma non sono stata molto costante e ho presto mollato la bombola, sebbene, la mia tesi di laurea e il mio primo video in assoluto è sul mondo dei graffiti. Tutt’ora la street art è al centro dei miei progetti video e del mio tempo libero. Naturalmente prima dell’era internet, la cultura si diffondeva attraverso gli insegnamenti di buoni e cattivi maestri e come tutti anch’io ho avuto i miei. Un totale buon maestro e grande amico è Tommaso Perfetti, uno stimatissimo skateboarder del mio paesello che mi ha fatto vedere miliardi di video skate (lo fa’ tutt’ora) e ascoltare tanto tanto buon RAP. Da donna provare la mia fedeltà alla cultura e’ stato un esame continuo. Ricordo i miei “amici” mettermi a giro per riconoscere le voci dei rapper, da dove provenissero ecc ecc Un’ interrogazione giornaliera. Per concludere, vorrei sottolineare l’impatto che ha avuto su di me il film “L’odio”; grazie alla pubblicazione in VHS del giornale L’Unità, dopo la vittoria al Festival di Cannes nel 1995. Questo film respira d’Hip Hop, ma i temi sono altri e gli stessi. Questo gioiello cinematografico ha cambiato la mia vita, mi ha aiutato a capire e ha incentivato la determinazione che ho oggi nell’approfondire, nella passione nel valutare gli aspetti e le sfumature di fenomeni sociologici-culturali e per ultimo dire musicali come l’Hip Hop. 





2. Cosa della black culture in generale ti ha da sempre ispirato ed attratto? Come questa passione si è evoluta negli anni, sino ad arrivare ad esprimerti tramite essa? 





Quello che mi ha sempre ispirato e attratto maggiormente sono i TV show afro-americani e il mondo della danza e la musica. Inoltre le persone di colore, probabilmente per i motivi che ben conosciamo, come le donne, gli omosessuali, i poveri, le minoranze denigrate, per intenderci, hanno sviluppato il meglio di se e la loro spiritualità e saggezza è spesso speciale e unica, brilla di luce propria. Nonostante siano a tutt’oggi parte integrante dell’occidente, la loro cultura attinge a tradizioni e origini non occidentali. Il rapporto col territorio è differente, il semplice saluto e slang verbale è qualcos’altro. E noi italiani, lo sappiamo bene con la nostra cultura orale dalle mille sfumature dialettali. Non vorrei sembrasse una sfida tra culture anzi, lo vedo come un arricchimento il confronto tra le differenze. Affermare che esistono delle differenze, nell’ipocrisia americana risulta razzista ma per me, che sono il suo contrario, è proprio l’amore per le diversità a rendere il mondo un posto migliore. Un argomento delicato questo, sul quale non vorrei essere superficiale. Sono riflessioni che ho sempre fatto ed emozioni che ho spesso provato, guardando video, documentari, ascoltando la loro musica e le ho perfettamente riscontrate nelle mie esperienze ora che vivo New York. L’Hip Hop comunque e’ sempre stato nella mia quotidianità. I miei amici, i fidanzati, i luoghi…una setta praticamente (ahahah). La passione e’ cresciuta insieme a me e ciò che mi tiene legata a se, è che continua a stupirmi e ad insegnarmi. Continuo a godere di nuove sfumature ogni giorno, ed è parte di me, è parte del mio modo di essere e del mio esprimermi; è il mezzo. Non ho mai creduto alle 4 discipline, come verità unica e assoluta, nel senso che quella schematizzazione è abbastanza elementare e appartiene alla visione di questa cultura nel passato. Mi sento di dire che vedo e vivo questa cultura in maniera molto più ampia. 





3. Videomaking e fotografia: come sono nate e si sono evolute queste due passioni. Parlaci della regia e della post produzione, dell’importanza del montaggio e della fotografia nei tuoi video. 





E’ semplicemente un sogno nel quale ho avuto il coraggio di credere. La mia formazione professionale è più improntata sulla moda e poi sul teatro con l’Accademia di belle arti. Un corso intensivo post laurea, istituito dall’ Unione Europea a Bologna, come tecnico di set cinematografico, ha decretato poi il mio cambio di rotta. Da subito hanno cercato di posizionarmi in ruoli come assistente scenografa, assistente costumista e make up artist; ho imparato tantissimo da quelle esperienze, ma in cuor mio sapevo che quella non era la mia strada. Il mio primo debutto come camera operator e assistente al montaggio l’ho avuto grazie a Michele Miottello che ha creduto in me per il documentario sul freestyle nel Rap in Italia “Versibus Alternis” da lui diretto. Da lì poi il viaggio a New York e il ritorno, che mi ha ispirato per la messa in opera, come regista, del mio primo corto “Tutto è come sembra”, che ho poi finito di montare nel mio secondo viaggio nella Grande Mela. Il corto e’ stato poi selezionato al “New York Independent Film Festival” nel 2010 e questo mi ha dato maggiore forza e mi ha convinto a crederci sul serio. Dopo un’estate bollente di lavoro nei ristoranti di NYC ho messo finalmente da parte i soldi per prendermi una video camera seria e da lì la produzione di video su video fino a qui. Tutto ciò che riguarda i miei video è la massima espressione di me, perchè nei miei video metto tutte le mie conoscenze e ciò che è stata la mia vita fin d’ora. L’aver avuto un back ground di certo eclettico mi permette di avere un punto di vista sicuramente versatile e attento ai mille aspetti di quest’arte. La fotografia dei miei video ha lo stesso approccio, ho sempre disegnato e lavorato anche come grafica, tutto ciò mi aiuta nella costruzione del frame nel suo totale. Il taglio e cucito del montaggio sulla musica, segue il ritmo e i movimenti come il mio corpo quando danzo. 





4. Durante la produzione di un video, come scegli la colonna sonora o il produttore che dovrà comporla? (per esempio Stabber e Dj Argento) 





Le mie collaborazioni musicali sono importantissime perchè la musica è fondamentale. Cerco di collaborare con chiunque io stimi e abbia voglia di collaborare con me. Mettere le immagini sulla musica è il paradiso, è una sorta di danza che faccio e tutto si tinge di una magia indescrivibile. Questo l’ho scoperto tempo a dietro quando con il walkman ascoltavo musica in treno e guardavo le immagini scorrere dal finestrino e sentivo il mio cuore sorridere. Non vorrei risultare patetica ma per me questo e’ il cinema. Quindi qualsiasi producer o dj mi faccia viaggiare con la mente e il corpo stando ferma, rappresenta una possibile collaborazione. Stabber in particolare ha costruito la traccia per il video “Outside of the box”, passo passo col montaggio, tutto online ovviamente; idem con Dj Argento e Iris Free Form incredibile artista italiana con la quale ho collaborato ultimamente per un commercial; anche lei, prima di me, trasferita a NY. Poi vorrei citare altri artisti con cui ho lavorato come Alex BeBop (mio reale fratello e guru), Lookino, Dj EGO, Dj Disastro, Tayone e Kaos che distintamente mi hanno lasciato usare una traccia dei loro album; stessa cosa per MF Grimm che ha collaborato con me regalandomi l’uso di due sue tracce per due video che ho realizzato con il suo amico street artist Destroy&Rebuild.
5. Come mai hai scelto proprio NY come città nella quale vivere e lavorare in pianta stabile? Quali aspetti ti hanno calamitato negli states?
Devo rispondere? Ahahaaha. L’Hip Hop e il cinema of course! L’America è probabilmente qualcos’altro che devo ancora scoprire, ma di sicuro la sua etica nella sua totalità non è proprio la mia. Sono cresciuta in Italia e soprattutto in un centro sociale e ci tengo alle mie origini, you know?! New York è come se fosse un’isola a parte, davvero speciale e stupenda perché i suoi abitanti sono il mondo intero. Qui capire qual è la razza predominante è davvero difficile e capirne la politica, abbastanza complicato; anche se il post Giuliani ha reso tutto tristemente più semplice e borghese per non parlare dell’ 11 Settembre….ma comunqueeeee, comunque ci siamo tutti! E’ bello sentire di avere tutto a portata di mano e l’energia intorno è indescrivibile!! Quest’anno avrò a che fare con tasse, health insurance ecc ecc poi magari ci riaggiorniamo. Comunque è probabile che io sia di passaggio qui come altrove, il mio vero sogno è fare collanine di conchiglie sulla spiaggia nah mean?!? 





6. Quali sono i registi ai quali sei più legata e per quale aspetto in particolare. 





Non vorrei risultare uno stereotipo (e per assurdo e mio stupore qui a NY non lo sono affatto –cerca su google: donna bianca italiana, ama hip hop, piace Spike L.- whaaaa?!?!?!) ma se devo dirti un regista ti dico ad occhi chiusi lui: Spike Lee e gli aspetti direi…leggi sopra ehehe aggiungo fotografia, movimenti di macchina, storytelling ecc ecc e poi questa sua messa in scena della gente di colore connessa in questo rapporto d’ amore e odio con gl’italiani risulta essere una realtà tangibile di quel periodo ma anche di oggi per occhi e animi attenti; ma non mi dilungo a spiegarne i motivi. Chiunque voglia discuterne, sono disponibile. Poi ti direi Brian De Palma soprattutto per “Carlito’s way”, Martin Scorsese ovviamente, Darren Aronfsky, Paolo Sorrentino e altri due miliardi di nomi… 





7. Video e progetti in prossima uscita. 





Ho scritto un progetto video: una sorta di TV online nel quale vorrei coinvolgere motion graphic designer, camera operator, stylist, fotografi ecc che amano il mio stile e hanno voglia di collaborare. Vorrei lavorare in team, perchè fare la filmaker indipendente che fà tutto da sola è stancante e controproducente talvolta. Il concept è abbastanza top secret per il momento, ma dato che sarà una specie di TV, nella scatola ci saranno molte chicche. 





8. Evento/ live/ jam rimasto impresso.





Evento direi il BOTY a Roma nel 2005 con i breakers “Fire Works” dal Giappone, che fecero dei numeri da ninja davvero. C’è un video sul mio canale youtube. La jam che rimarrà sempre nel mio cuore si è svolta a Chieti Scalo (PE) credo nel 1999 dove c’erano innumerevoli pannelli intorno ad una specie di laghetto. Tantissimi writers, tra i quali PHASE2 (bardato che sembrava dovesse andare in guerra) e Kris bboy, dei Break the funk, che fece un contest paura e poi diventò il mio guru per la danza. Per favore se qualcuno ha foto di quella jam o video per favore mi contatti. Live me ne vengono in mente miliardi come i film. Mmmm vediamo… Method Man e Redman a Zurigo credo nel 2006, quest’anno la DUCKDOWN al completo nel parchetto di Brownsville a Brooklyn e poi Robert Glasper in last minute in una secret location sempre a Brooklyn ma credo più di ogni altra cosa: Lauryn Hill a Manhattan, sempre l’anno scorso, ho pianto dall’inizio alla fine, descrivere il suo talento è impossibile! Vestita come una strega/dea africana, ipnotizzava il pubblico con le sue magie musicali. Alla fine del concerto, fuori, sotto la pioggia, la incontro, la saluto e lei con un sorrisone mi concede una foto. 





9. Se dovessi consigliare a qualcuno la visione o l’ascolto di un video/film/disco che ultimamente ti ha colpito, cosa ci diresti? 





Domandone…allora… per quanto riguarda i video, sono una fan sfegata di YAK films. Loro sono davvero bravi a fare i video e a scegliere i performers. Comunque se andate sul mio canale youtube.com/thebeatwoman, nelle playlist “Favorite” e “Like” trovate tutto ciò che seguo e amo. Guardo moltissimi documentari oltre che i film ovviamente, e mi sento di consigliare “NY 77 Coolest year in hell”, “Paris is burning” e “Sacco and Vanzetti” , tre bellissimi documentari da guardare in youtube now! Il disco…altro tasto infuocato, devo sentire ancora bene il nuovo di Aesop Rock “Skelethon” quindi vado sul sicuro e consiglio assolutamente Robert Glasper experiment “Black Radio”. 





10. Saluti e contatti 





Saluto tutti i miei amici che ho appena lasciato in Italia dopo 2 mesi in attesa del nuovo visto, la mia stupenda famiglia e chi ha sempre speso una parola per incoraggiarmi, supportarmi in questo viaggio ancora in corso.
Il mio sito www.zoemap.com, vi consiglio sempre buoni video alla mia pagina facebook.com/zoemap (quindi clikkate LIKE) e su youtube.com/thebeatwoman e su vimeo.com/danielacroci.

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