Siamo felici di condividere con voi anche stavolta l'ultimo appuntamento dell'anno con la rubrica mensile sul writing, naturalmente curata da super Kunos. Vi lascio alle sue parole, come al sempre materiale unico, infiniti ringraziamenti a lui e coloro che sono presenti nell'articolo. Check it out.
Questo mese, abbiamo deciso di regalarvi non un solo protagonista per la rubrica, ma un'intera crew, d'altro canto il Natale è alle porte e questo regalo è davvero ghiotto! Sto parlando dei partenopei Wild Boys, crew di spicco del panorama italiano ed internazionale, che negli ultimi anni hanno bruciato rapidamente le tappe e si sono imposti globalmente come maestri del graffiti writing in senso più classicamente genuino, ed allo stesso tempo innovatore e completo.
Writers da lungo tempo, la crew si fonda ufficialmente nel 2009 e da allora partecipa a importanti eventi dapprima italiani poi, causa gran bravura e successo dei loro lavori, imponendosi anche all'estero con il loro stile fresco ma allo stesso tempo attento alla tradizione, fino ad arrivare ad essere ospiti d'onore nella maggior parte degli eventi davvero importanti della bella Italia, ma anche e soprattutto d'Europa e non solo.
Ma lasciamo che a parlare sia il loro lavoro e le parole del loro portavoce, per noi Luca Zeus! Buona lettura e buone feste! Vi auguro tante alcoliche notti festive sotto la neve e con l'odore della vernice nelle narici...
A seguire trovate l'intervista , oltre a foto con diversi pezzi. Clicca QUI per essere rediretto alla pagina Flickr dei Wild Boys per guardare tutti i loro lavori, o QUI per il loro blog, molto originale e simpatico.
INTERVISTA
1. Domanda imprescindibile: presentati, quando avete iniziato, dove, come, cosa vi ha spinto, aneddoti a riguardo;
La nostra crew si chiama WILDBOYS ,attualmente è composta da 5 elementi: 4 italiani (Zeus, Opium, Rota e Pencil) e 1 francese (Reso), e si è formata nel 2009.
Abbiamo cominciato tutti in momenti differenti ma di sicuro abbiamo in comune il motivo che ci ha iniziati ai graffiti…il writing; è sinonimo di libertà, di aggregazione, di confronto positivo e crescita, tutto ciò che nella vita reale difficilmente incontriamo.
2. Ispirazione artistica: cosa anima la vostra ricerca, descrizione morfologica e concettuale della vostra poetica;
Credo di poter parlare per tutti noi, la nostra ricerca si basa sulla conoscenza approfondita della foundation e delle origini della cultura ,tutto ciò ci ispira e ci affascina quotidianamente.
3. E' un periodo in cui si riparla molto di cultura Hip Hop, da writer che rapporto hai con essa? il writing ne è ancora sottoinsieme?
Personalmente amo la cultura Hip Hop a 360 gradi, e sento di farne parte al 100%; attualmente però credo che ci sia una grande rottura tra le 4 discipline, writer, b-boy, mc e dj sanno ben poco gli uni degli altri e non vedo in molti una grande voglia di far parte di un’unica entità, non c’è fame di conoscenza…
4. Ispirazioni artistiche o comunque altri artisti che vorresti consigliare ai nostri lettori (anche non per forza writers);
Beh, inizierei dall’inizio, cioè dai pionieri, Dondi, Seen, Lee e gli altri mille writer che hanno inventato i graffiti che tutti noi oggi conosciamo e amiamo, e che puntualmente cadono nel dimenticatoio, soprattutto per le nuove generazioni, e dei quali molti si ricordiamo solo in occasione della loro morte…direi che come ispirazione loro bastano e avanzano.
5. Graffiti e bizness: bene o male?
Essere pagati per fare un proprio pezzo per strada non credo sia male…purtroppo in Italia siamo anni luce indietro, di conseguenza i pochi che vogliono vivere di graffiti sono costretti a vendere tele o a fare commissioni per privati…per quanto mi riguarda non vedo tutto questo bisness :) .
6. Nella tua personale esperienza come vedi il rapporto fra writing e street art?
Molti accomunano le 2 cose, per me sono agli antipodi, la street art è parte integrante dell’arte contemporanea, mentre per me i graffiti non sono arte, sono semplicemente graffiti.
7. Attualmente che rapporto hanno writing e illegalità?
Credo che attualmente ci sia voglia di canalizzare i graffiti in un ambito piu legale, ho conosciuto molte persone che vivono di graffiti e che vengono pagate per scrivere il proprio nome, purtroppo però nel nostro paese si sta cercando di rientrare nella legalità spersonalizzando i graffiti e riducendoli a semplici commissioni nelle quali non sono presenti lettering ma solo characters…è un po come chiamare un'elettricista e chiedergli di ripararvi la doccia…
8. So che giri molto con la tua crew per le jam d'Italia e dell'estero: che impressione hai dell'attuale scena del nostro paese e in generale della scena attuale dei graffiti (esempi, aneddoti, confronti)?
La situazione in Italia sta crescendo, purtroppo però non vedo una grande voglia di emergere, c'è una generale pigrizia nella quale molti writer vivono, che non li porta a spostarsi al di fuori del nostro paese; e non essendoci un reale confronto lo sviluppo della nostra scena è molto più lento rispetto a nazioni dove la scena Hip Hop è presente da molto più tempo…per quanto riguarda la situazione generale vedo un forte allontanamento da tutto quello che è l’essenza dei graffiti, cioè dallo studio del lettering…molti tralasciano questo aspetto fondamentale preferendo tuffarsi nella parte più superficiale del writing, lo studio della tecnica e degli effetti.
9. Ultima ma mia preferita la Marzullata: fatti una domanda e datti una risposta (liberamente, quello che pensi e vorresti dire ma che in questi contesti non ti chiedono mai) .
Una domanda che non mi è stata mai fatta?...mmm ok.
Potresti consigliarci un buon libro italiano sui graffiti?
Oh ma certo, vi consiglio Graffiti a New York di Andrea Nelli del 1978, probabilmente il primo libro scritto in Italia sull'argomento e sicuramente la testimonianza più sincera di quella che poteva essere la scena americana.
Tutto molto molto interessante, però, se possibile, vorrei fare un'ulteriore domanda a Luca Zeus, se mi è permesso:
RispondiElimina"Che tipo di atteggiamento assumi quando ad una jam ti informano che un writer "alle prime armi" sta per dipingere di fianco a te?"
Ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta,Cordiali saluti :)