Rieccoci finalmente con l'appuntamento
con migliori e più rappresentativi artisti street della nostra cara
e martoriata penisola; abbiam saltato un po' di appuntamenti ma
torniamo alla grande con un ospite di tutto rispetto ovvero mr.
Reser, writer storico dei TOT di Torino (altrettanto storica crew che
vanta personalità cardine della scena torinese ma non solo). Torino,
città cruciale per il movimento Hip Hop, non l'avevamo ancora
toccata con la nostra panoramica (spero oltretutto presto di
introdurvi altri golosi artisti e writers della TOT e della zona).
Appuntamento questo significativo soprattutto per gli amanti del
writing in senso più puro, con uno studio e una conoscenza della
lettera profonda ed elaborata che spazia molto contaminandosi di
stili diversi, dal più classico throw-up, al lettering newyorkese
fino allo scintillante stile new school ed alla grafica; insomma, per
chi non lo conoscesse ancora abbiamo a che fare con un esponente
fondamentale di questa disciplina, molto produttivo ed in continua
evoluzione. Ma lasciamo parlare l'artista e le sue opere.
1) Domanda rituale: Presentazioni, quando hai iniziato, dove, come, cosa ti ha spinto, aneddoti a riguardo;
Risposta rituale, Ciao sono Reser e sono di Torino né.
Ho iniziato abbastanza tardi avevo 20 anni, era il 1994 quando feci il mio primo “vomito” su di un muro con l'uso della vernice spray. La scossa la presi dal finestrino dei treni a lunga percorrenza verso Francia e Olanda, grazie alle super offerte vantaggiose delle vecchie F.S. (grazie Gigi:) osservando km. e km. di muri dipinti a spray, mi domandavo come fosse possibile tutto questo. Il fatto è che non conoscevo nessuno che faceva tutto cio', avevo provato ad usare gli spray ma con scarsa fortuna , in piu' per la precisione non sono di Torino città, ma di un paese di prima cintura, San Mauro, (SanmauReser cit.Illo) e quindi era peggio che andar di notte... Ai tempi Torino non è che pullulasse di ragazzi abili con l'uso dell’ indice (o pollice) su degli ugelli montati su barattoli di latta, finchè una bella sera d'estate ad una festa di Radio blackout (storica emittente libera di Torino) vidi uno tipo arrampicato su dei tavoli a mo di ponteggio che spruzzava vernice, mi presentai, e vidi subito che anche lui suonava lo stesso mio "strumento a fiato" e cosi' tra una suonata e l'altra diventammo buoni amici! Da quel giorno la mia vita cambiò e intraprese una nuova strada, una strada che ancora oggi a distanza di quasi 20 anni sta proseguendo. Tutto il mio riconoscimento va a una grande persona... grazie Mirko!
2) Ispirazione artistica: cosa anima la tua ricerca, descrizione morfologica e concettuale della tua poetica;
Ricerca e isparizione sempre unite a volontà e sacrifici, posso essere invogliato e prendere spunto da una calda giornata di sole bevendo birra ghiaccata, oppure cercare di trovare qualche cosa di buono in fredde giornate piemontesi in compagnia di un buon the e buona musica, quindi come puoi capire le situazioni sono svariate, di cui in base al momento cambiano e vanno a intaccare il lavoro finale.
3) E' un periodo in cui si riparla molto di cultura hiphop, da writer che rapporto hai con essa? il writing ne è ancora sottoinsieme?
Ascolto rap, come ascolto molti altri generi musicali, non sono invasato forse sopratutto per via del mio Inglese basico, non mi vesto largo ma mi piace molto vedere ballare i breaker, sentire le gare di freestyle dei repper italiani e ascoltare sli screcci :) . Non mi sono mai sentito un bboy o roba simile, evidentemente non c'è l'ho nel sangue, nonostante ho partecipato e continuo a frequentare varie jam, ripeto ammiro e rispetto per tutto cio' ma io da quando dipingo, non ho mai associato altre cose in comune con le altre discipline...quindi mi dispiace ma non posso esaudire la tua domanda.
4) Ispirazioni artistiche o comuunque altri artisti che vorresti consigliare ai nostri lettori (anche non per forza writers);
Tra i classici mi viene in mente Hieronymus Bosch, M.C Esher, che tra l'altro se avete la fortuna di andare a Den Haag o L'Aia o 's-Gravenhage consiglio una visita al museo dove sono raccolte molte delle sue opere. Per i Writers la lista sarebbe troppo lunga...vecchia scuola in primis, Zedz,
Macs, Nolak, Again,Verbo tanto per...fuori dal wrting potrei dire Clemens Behr e Morky di Amsterdam.
5) Graffiti e bizness: bene o male?
Personalmente non conosco molte persone che riescono a mantenersi solo di Writing, ancor meglio nel Bel Paese. C'è una notevole differenza tra Writing e lavori su commissione. Che ben venga se si riesce a vendere del proprio, ma il Writing come professione penso sia ancora lontano, se invece fai l'artista tutta un'altra storia, ma questa forse sarebbe un'altra domanda.
6) Nella tua personale esperienza come vedi il rapporto fra writing e street art ?
Per quel che ho visto e vedo tanta confusione, a meno che non parli con addetti ai lavori.
Sono 2 "sport" totalmente diversi, anche se si praticano sullo stesso campo da gioco e qualche volta si usano gli stessi attrezzi.
Nel Writing si disegnano lettere o personaggi, con strutture ben radicate a questa disciplina che ha una storia con date ben precise, continuando ad andare avanti...si può praticare anche in piu' persone "crew", cosa che poche volte accade nella street art, per finire la street art dovrebbe inviare messaggi piu' diretti con concetti politici sociali. Onestamente per quel che mi riguarda mi frega ben poco :)
7) Attualmente che rapporto hanno writing e illegalità?
Ovvio che il vero Writing nasce illegale, e sono 2 ambienti totalmente (legale/illegale) differenti, nel primo caso sei sereno, tranquillo, rilassato; nel secondo sei teso, paranoiato, incazzato! 2 modi di vedere ed usare lo spray in maniera differente. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate, molte città si sono aperte dando spazzi legali e organizzando festival di arte muraria, cosa difficile da pensare solo fino a qualche anno fa, tutto questo penso sia positivo. Nella mia città, esiste un progetto di muri legali da molto tempo, dove chi ha voglia di cimentarsi, provare sperimentare a dipingere è libero di farlo, sicuramente come dicevo all'inizio della domanda la fotta e l'atmosfera che si prova a dipingere su spot illegali è tutta un'altra storia.
8) Tu vivi e hai vissuto una delle città italiane regine dell'hiphop nostrano, secondo la tua personale esperienza come vedi la scena della tua città e/o anche quella italiana oggi, anche magari paragonata a quella del passato (siamo ghiotti di aneddoti, confronti, riflessioni)?
Se dici Torino piu' hiphop = Regio, da cui si sono sviluppati una miriade di situzioni, un ponte di collegamento con il mondo. Io non l'ho frequentato moltissimo, ma ho solo bei ricordi,ricordi di gente con la fotta, ricordi di amici cui sono legato tutt'ora e da sempre un piacere rincontrarli! Purtroppo sono abbastanza nostalgico, quindi se penso a un TOT di tempo fa e quello che succedeva in questa città, ora come adesso non vedo o forse non sento piu' uno smalto resistente e fluido come allora...sappiamo tutti molto bene quanto veloci stiamo andando e cosi' facendo perdiamo e dimentichiamo la poesia e tutto il resto che c'e' di buono. Con questo non sminuisco il cambiamento anche in positivo di una città come Torino che ha avuto dopo il post olimpiadi. Per le altre città non posso dire molto, sopratutto per l'hip hop che come dicevo qualche domanda fa non ne faccio molto parte, se parliamo di writer vedo molto attivismo un po' ovunque che siano treni o i molteplici festival che si vanno a realizzare su e giù per lo stivale. Anedotti mmmm... a si intorno alla meta' degli anni '90 organizzammo un pulman dal Regio, per andare a una Jam a Celle Ligure, se non ricordo male eravamo quasi 60, con tanto di maglietta fatta apposta per l'evento "Regio Crew", sembravamo gli ultras granata in trasferta a Bergamo:) purtroppo ho dei ricordi annebbiati causa gli anni che son passati e tutto il resto...
9) Ultima (ma preferita del sottoscritto) la Marzullata: fatti una domanda e datti una risposta (liberamente, quello che pensi e vorresti dire ma che in questi contesti non ti chiedono mai)
Hai mai pensato di smettere di dipingere?
La fine è importante in tutte le cose!
Spero che questa intervista vi sia piaciuta. Ringraziamo caldamente Kunos per averci regalato questa nuova finestra su un artista del calibro di Reser. Se vi è piaciuta questa intervista allora vi consiglio di dare uno sguardo anche alle passate interviste e speciali sul writing che abbiamo trattato. Trovate tutto sul motore di ricerca del sito o sulla pagina dell'archivio. Peace and Stay Tuned YO!!
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