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Dj Tsura X Groovisionary - Intervista




Massimo Contino, conosciuto con il nome d'arte di Dj Tsura, è un dj e produttore proveniente da Torino. Attivo già dalla fine dei '90, dopo aver praticato tutte le arti del movimento Hip Hop si specializza nel djing, disciplina che sino ad oggi lo ha reso uno dei disc jockey più quotati e richiesti d'Italia. Dalle skills invidiabili, Tsura è entrato a far parte del collettivo Unlimited Struggle diversi anni fa, ed è uno dei tre componenti di Ghemon & the love 4tet (insieme a Ghemon, appunto, e Fid Mella): il suo stile ai piatti è inconfondibile, scratch immediatamente riconoscibili e sempre ad alto contenuto tecnico. 





Ultimamente ha realizzato il mix delle tracce che compongono il mixtape Blue Struggle, contenente i migliori brani pubblicati di recente dai collettivi Blue-Nox e Unlimited Struggle, e nel corso della sua carriera ha praticamente collaborato con tutti gli artisti della scena italiana. Attualmente è il dj ufficiale di Ghemon, clicca QUI per accedere alla lista completa delle sue collaborazioni.






A seguire trovate l'intervista, grazie a Massimo per la disponibilità e la cortesia dimostrate. Buona lettura.






INTERVISTA





1. Domanda di rito: qual è stato il tuo primo contatto con la cultura HH (pezzi sui muri, fanzine, video musicali, film, musica, jam/eventi)? 





Innanzitutto ciao e grazie per l'intervista. I miei primi contatti con la cultura HH li ho avuti intorno al 1995, quando ho comprato quasi per caso un cd dei Public Enemy e subito dopo una rivista in edicola che parlava di cultura HipHop (era una rivista con cd, penso ne sia uscito solo un numero...ripensandoci ora, credo fosse una sorta di spin off della rivista Acid Jazz, che invece è andata avanti per anni). 





Da lì ho iniziato a capire che c'era qualcosa di più oltre alla musica rap, e continuando a cercare ho scoperto la rivista Aelle, che è stata una sorta di torcia nell'oscurità...grazie ad essa ho scoperto il Regio (storico ritrovo di Torino per i breakers), negozi che vendevano musica e vestiti hiphop ecc. All'inizio era veramente dura, perché quando non esisteva internet stavi magari dei mesi senza avere nuove informazioni o nuovi dischi da sentire...era parecchio frustrante. 





2. Per quale ragione ti sei avvicinato proprio al DJing, cosa ti ha attratto maggiormente di questa disciplina? (dischi in vinile, giradischi, lo scratch, per fare degli esempi). 





Come tutti quelli che bazzicavano nell'ambiente hiphop in quegli anni, ho iniziato facendo tutto: rap, un po' di writing e breaking e poi djing e producing. Alla fine mi sono specializzato sul djing perchè la sentivo più come una cosa mia ed era la disciplina nella quale mi pareva di avere più talento. Poi amavo comprare i vinili e scratchare, quindi è stata una cosa abbastanza naturale. 





3. Quali sono stati i tuoi principali mentori ed ispiratori (non necessariamente djs o artisti appartenenti alla doppia H)? 





Sono sempre stato legato alla figura del dj Hiphop classico, quindi personaggi come dj Premier o Pete Rock, dj Scratch e più recentemente dj Revolution hanno influenzato molto il mio modo di rapportarmi a questa arte. 





4. Diggin’ in the crates, aspetto classico di djs e produttori HH: quanto è importante per te? Sei un collezionista? Se si, parlaci di come questa passione si è sviluppata negli anni, se ti sei mai spostato all’estero per trovare titoli specifici (magari parlandoci dei luoghi che hai visitato e dei dischi che hai riportato con te in Italia, parlando di qualche aneddoto in particolare). 







Il digging è molto importante per un dj. Vengo da un'era in cui se non giravi a cercare i dischi il dj non lo potevi fare, perchè la musica non ti arrivava a casa con internet. Ho passato tanti anni facendo sacrifici per acquistare quanti più vinili riuscivo, era una droga per me...anche quando ero in viaggio a Londra o altri posti, il pensiero era fisso al cercare negozi di dischi. Negli ultimi anni è tutto un po' cambiato, anche perchè ora suono diversi generi musicali, quindi sarebbe molto più difficile comprare tutto in vinile. Comunque cerco sempre di comprare anche gli mp3, visto che hanno un prezzo ridicolo, così da supportare gli artisti che mi piacciono. 





5. Come imposti un dj set: serato/tracktor o vinili originali? Perché? Parlaci anche, se lo hai vissuto, del passaggio da vinili originali a “scatolette” che emulano gli scratch. 





Io suono con Serato, raramente ormai porto i miei vinili “veri” alle serate, un pò per comodità, un pò perchè non mi va di rovinarli. Alla fine il passaggio tra analogico e digitale per me è stato molto facile, perché mi sono reso conto che con sistemi tipo Serato o Tracktor non sei limitato (come magari lo si può essere con i lettori cd), ma anzi hai la possibilità di fare più cose ed arricchire i tuoi dj set. Quindi un pò per questo, un pò per comodità (volare con una borsetta invece che con 3 borsoni di vinili fa la differenza) sono passato al digitale senza problemi. 





6. Come ti comporti, come avviene la ricerca degli scratch-sample a tema da inserire in una traccia nel momento della collaborazione con un’artista? Parlaci del tuo modus operandi. 





Diciamo che tutto avviene molto spontaneamente. Sento il pezzo e mi immagino cosa ci potrebbe stare bene nel ritornello o nella parte iniziale e finale. A seconda di cosa parla il pezzo, normalmente mi vengono quasi subito in mente frasi italiane o americane che potrebbero centrare l'argomento. Da qualche anno ho iniziato a segnare su un file di testo tutte le frasi più belle e “scratchabili” che mi balzano all'orecchio quando ascolto un disco, quindi spesso attingo anche da questo “magazzino”. 





7. Ti sei mai cimentato nella produzione di strumentali? Se si, qual è l’attrezzatura che accompagna le tue produzioni? Hai avuto qualcuno che ti ha introdotto in questo ambito? Se no, è tua intenzione farlo magari in futuro? 





In realtà ho sempre prodotto, anche se non ho mai tirato fuori quasi nulla perchè non ho mai reputato la mia roba all'altezza di ciò che c'era in giro. Adesso che però ho più tempo penso che farò uscire qualcosa...vedremo. Il problema è che essendo circondato da giganti della produzione come Shocca, Big Joe o Vox P, è sempre difficile reputare decente la propria roba! 





8. Qual é il consiglio pratico che daresti ad un disc jockey ancora alle prime armi? 





Io tengo qui a Torino corsi di djing ed anche solo di scratch, e la cosa che ripeto di più in assoluto ai ragazzi è di allenarsi. Serve tantissimo allenamento, se lo fai una volta ogni tanto non diventerai mai un pro, devi sentire i giradischi ed il mixer come un prolungamento delle tue braccia. E questo si raggiunge solo con tanto allenamento.





9. Come sei entrato a far parte del super collettivo Unlimited Struggle? Che importanza riveste nel tuo quotidiano questa realtà? 





Sono entrato nella crew Unlimited Struggle credo intorno al 2005 o giù di lì, non è che ci sia proprio una data precisa. In quegli anni ero spessissimo dalle parti di Treviso per lavoro ed ho conosciuto Mista e Shocca, con i quali ho stretto una grande amicizia. Sempre in quel periodo è iniziata la mia amicizia con Ghemon, col quale comunque mi ero già sentito in passato, anche se ormai tutto si perde un pò nei meandri dei miei ricordi... quindi diciamo che è stato tutto abbastanza naturale, è nato tutto dall'amicizia e dalla stima reciproca. Essere all'interno di Unlimited Struggle è uno stimolo a far sempre meglio, perchè sei circondato da persone veramente dotate di talento e che quindi si aspettano da me un certo livello di qualità e di stile. 





10. Quale evento/ live/ jam ti è rimasto particolarmente impresso?





Parlando del passato remoto posso dirti che gli HipHop Village sono stati eventi che rimarranno per sempre impressi nella mia memoria per via dell'incredibile mole di input che ho ricevuto da quelle jam quando ero un ragazzetto. Più recentemente, mi è rimasto molto impresso l'ultimo concerto che ho fatto con Ghemon ad Avellino (sua città natale) per il grande affetto ricevuto dal pubblico, sia sul palco che prima e dopo il live. 





11. A quale disco/traccia sei particolarmente legato e ti ha segnato durante il percorso all'interno della cultura e della musica HH? 





Il mio disco preferito in assoluto nella storia dell'hiphop è Moment of Truth dei GangStarr. Penso sia la perfetta fusione tra beat, rime e scratch. E' stato un disco molto importante per Guru e Premier perchè è stato fatto in un momento molto difficile della loro vita, e questa cosa trasuda da ogni pezzo. 





12. Progetti per il futuro? A cosa stai lavorando ultimamente? 





Ho appena fatto uscire il mixtape Blue Struggle, che unisce i pezzi migliori delle due crew Unlimited Struggle e Blue Nox e che potete trovare in freedownload sui siti dei due collettivi. E' uscito da poco anche Lobstape Vol. 1, un mixtape vecchia maniera che ho fatto per Lobster Apparel (visitate il loro sito, fanno roba da vestire pazzesca) di pezzi americani della Golden Age mixati e scratchati da me. Anche questo lo trovare in free download sul sito Lobster Apparel. Adesso ho in ballo un altro paio di mixtape dei quali non posso dire ancora nulla ed ovviamente continuerò a fare featuring sui dischi degli artisti della mia crew e non. 





13. Info per live, saluti e contatti. 





Grazie mille a voi per questa intervista, per organizzare un mio dj set o un live insieme a Ghemon potete scrivere a nausicaa.booking@gmail.com . Altre info le trovate sulla mia pagina fan Dj Tsura su Facebook e su Twitter e Instagram cercando @djtsura

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