Notti insonne, giornate calde e sfasate dell'ultimo periodo del mio vissuto sono state accompagnate in sottofondo e quasi inconsapevolmente da musica molto delicata, ed è proprio in questo momento che ho pensato di riproporre qualche consiglio per l'ascolto. Se sei a casa, o anche all'aria aperta, alcune delle melodie che andrò a proporre potrebbero allietarti e, come per il primo articolo, mi trovo nuovamente a partire da Soundcloud per la mia ricerca. Questo è il risultato, sono loro i produttori che mi hanno ipnotizzato ultimamente.
Oddisee
Se siete stimatori ed accaniti ascoltatori della musica della label/collettivo Mello Music Group, la conoscenza (e la stima, a mani basse) di Oddisse sarà certa: artista polivalente e super talentuoso, questo mc/producer/direttore artistico/musicista è una delle colonne portanti dell'etichetta fondata qualche anno fa da Micheal Tolle. Tra le ultime pubblicazioni troviamo il disco solista People hear what they see, 12 brani particolarissimi. Proprio da qui potrebbe partire una sorta di diggin' alla riscoperta dei suoi lavori precedenti, vedete che effetto vi fa questo pezzo intanto.
Apollo Brown
Altro membro fondamentale del Mello Music Group, il discepolo di Bronze Nazareth proveniente da Detroit negli ultimi 2 anni ha stupito in maniera crescente. Tutti, e dico tutti i lavori realizzati mettono in mostra le evidenti skills che possiede: che sia solo al beat per un disco strumentale (vedi Clouds), oppure insieme a uno o tanti mc (vedi Trophies con OC) non fa differenza. La musica dal cuore resta la stessa, e ti tocca sempre nel profondo. "Tao Te Ching", per mille ed uno motivi che non sto ad elencare, è tra le migliori incluse in Clouds. Ah, dimenticavo che la prima produzione di tutti i suoi lavori è realizzata sul software Cool Edit. You know na mi?
Dag Nabbit
Il primo e (quasi) esclusivo producer del gruppo Hip Hop inglese Foreign Beggars, fa da protagonista nel primo disco dei mendicanti stranieri, Asylum Speakers (2003), progetto profondamente influenzato e caratterizzato dallo stile proposto alle macchine da Dag. Tra brani, interlude, intro e outro c'è da impazzire, carattere cupo e quasi malinconico, arricchito tantissimo dall'uso magistrale dei sample e dal groove ancora più deep conferito dalle batterie, sia per sound che ritmiche. A voi "One take" ed uno degli interlude.
Onra
I suoi due volumi di Chinoiseries sono perle di strumentali: dal primo ho deciso di estrapolare qualche beat, come quello di "Welcome to Vietnam" o "Relax in Mui Ne"; mentre dal secondo "Fight or die", utilizzato come colonna sonora nel trailer che anticipava Chinoiseries Pt.2. Sotto braccio un MPC 1000, un giradischi e diggin' serrato nei negozi del Vietnam, della Cina e del resto dell'Asia, tra viaggi esplorativi e la visita di parenti. Residente a Parigi, in queste due pubblicazioni Onra ci trasporta in Oriente, ruthless style.
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