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Rubrica settimanale - Italians: Lou X


L'appuntamento con la rubrica settimanale Italians è quest'oggi dedicato a Lou X. Di seguito l'articolo!




Lou X, pseudonimo di Luigi Martelli, è un rapper e produttore pescarese, ricordato per l'importanza che ha rivestito nei primi anni in cui il rap iniziava a diffondersi in Italia col fenomeno delle Posse. Il suo contributo è stato fondamentale anche per le generazioni seguenti, visto il rap impegnato, ragionato e riflessivo che portava avanti con incredibili forza e cattiveria. Sicuramente tra i rappresentanti di spicco del rap più hardcore, oltre a quello socio-politico e militante, per tutti i suoi dischi Lou X riesce a creare un'atmosfera particolarissima, grazie molto al suo flow aggressivo ma profondo, spaziando tra argomenti come l'illegalità, la vita di strada in senso stretto e la ribellione dallo Stato e dai suoi politici, che sempre con più forza stringono la morsa sul popolo.












Inizialmente viene in contatto con le realtà di Roma e Milano, infatti il suo secondo disco è distribuito dalla Cordata, storica etichetta indipendente del Forte Prenestino, e collabora anche al microfono con gli Assalti Frontali nella storica canzone "Assalto frontale", contenuta in Terra di nessuno. Per quanto riguarda la scena milanese, invece, allaccia ottimi rapporti con i Piombo a tempo (ex Lion Horse Posse), con i quali collabora nella canzone "La lista", contenuta in Cattivi maestri.









Per quanto riguarda la scena pescareseLou X è molto attaccato ai compagni Cuba Cabbal e Dsastro, con i quali collabora durante il corso di tutti i suoi lavori e fonda il progetto Costa Nostra, accompagnati da Eko. Il primo, oltre ad essere il cugino, lo supporta in molti brani, come ad esempio sullo storico "...e la sagra continua" oppure in "Il mattina ha l'oro in bocca".





Dal punto di vista discografico, anche se non più in attività, Lou X in totale vanta la produzione di tre dischi ed un demo: Rappresaglia (1991), Dal Basso (1994), A volte ritorno (1995), La realtà, la lealtà e lo scontro (1998). Il primo è un demo dal suono ruvido e grezzo, registrato a quanto pare proprio nel magazzino di casa sua, e sul quale si presenta un Luigi molto giovane, che porta avanti un rap molto politicizzato e all'insegna della rivolta, come dice il titolo stesso. Tutto prodotta dal Dj Enrico Mantini.







Per quanto riguarda Dal Basso, questo disco è completamente prodotto da Dsastro, e anche se le tematiche sono per la maggior parte le medesime del demo precedente, il livello e la maturità del rapper di Pescara sono senza dubbio migliori. Temi centrali sono l'informazione e la sua manipolazione nella società moderna e l'instancabile voglia di esprimersi senza censura di nessun tipo. Tra le canzoni, da citare in particolare proprio "Dal basso" e "Che sta succedendo".





A volte ritorno è il secondo album ufficiale, ma il primo ad uscire sotto etichetta, precisamente la BMG, a causa della mancanza di una forte ed efficiente organizzazione alle spalle dell'artista. Il disco possiede un sound molto oscuro, e Lou X come al solito mantiene vivo il fuoco che permette di portare avanti giorno per giorno la sua battaglia personale contro lo Stato, le forze dell' "ordine", spaziando anche su temi che lo caratterizzano da vicino e che lo accompagnano nel corso del quotidiano. Sicuramente da segnalare pezzi come "La raje""5 minuti di paura" e "Una cantina piena di cafoni", anche se in realtà sono tutti da elencare, dal primo all'ultimo. Naturalmente tutto il lavoro strumentale è affidato alle sapienti mani di Dsastro, e tra le collaborazioni troviamo soltanto Eko e Cuba Cabbal.








La realtà, la lealtà e lo scontro può essere definito con un'unica parola: capolavoro. Uno di quegli album dove è difficile non apprezzare tutte le tracce e soprattutto la loro profondità: il Lou X che questa volta si presenta al microfono è sempre più consapevole, al massimo della maturità artistica. Lou X è capace di far immedesimare completamente l'ascoltatore in un suo testo, soprattutto se si è fortunati da conoscere i luoghi ed i posti di cui parla nei suoi pezzi. Tutte le canzoni sono più che meritevoli, ma per citarne alcune possiamo riportare "Il mattino ha l'oro in bocca", "A spasso per l'impero", "Sulla costa", "Danneggiatori", "Stati d'ansia", "...e la sagra continua". Nota di merito anche per le produzioni, tutte curate dallo stesso artista (a casa sua), a dir poco sorprendente.




Non sono da dimenticare anche i mini album, più che EP, pubblicati nel 1995 e nel 1996, La raje e La ragione e l'odio. E ultimamente Lou X ha collaborato con Cuba Cabbal nei suoi due progetti, Alla corte de lo governatore e The dervish made me to do it, in canzoni come "Reportage dal fronte".




Infine, possiamo ribadire che è stata una figura importantissima per l'intera scena italiana, e soprattutto va ricordato per le grandi doti che possedeva sul palco, il coinvolgimento col quale letteralmente riusciva a rapire il pubblico, oltre ad essere incredibile liricamente, grazie all'utilizzo del dialetto pescarese, lacerante per certi punti di vista. L' urgenza di esprimersi e l'evoluzione stilistica lo fanno unico.









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