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Rubrica settimanale - Behind the Joint: "The Mystery (Dilla's Still Here)" prod by Madlib



Dopo la pausa di transizione che ci eravamo presi per la realizzazione del nuovo palinsesto e della nuova grafica del blog, siamo tornati a proporvi le nostre rubriche settimanali che, ricordo a tutti, ora sono "Behind the Joint", "Recensioni" e "Back to the Origins" (per maggiori info clicca qui).


Il "Behind the Joint" di oggi è dedicato ad un pezzo estratto da "Beat Konducta Vol. 5-6 A Tribute To..." (2009) di Madlib: The Mystery (Dilla's Still Here).


Il pezzo campiona da "Masquerading With Dawn" dei Fruupp (minuto 3:41 in poi): Madlib, che non a caso ha per alias il nome "Loop Digga", è noto per l'utilizzo di frasi intere di samples (o meglio loop).
La tecnica utilizzata per il pezzo è anche qui il looping, due barre di loop nello specifico, mentre le uniche parti "attive" del pezzo sono la linea di basso, il pattern di batteria e qualche effetto sonoro e qualche voce fuori campo inserite in maniera sporadica lungo la traccia.


La linea di basso è molto semplice: a volte le due barre di loop sono attraversate da una sola nota di basso, a volte invece da una sequenza di note. A caratterizzare la traccia è in particolar modo la batteria di Madlib, dal suono corposo, frutto di qualche layer, sia per la cassa che per il rullante che in particolare suona come un misto di rullante + clap (se non sai di cosa sto parlando puoi fare riferimento a questo precedente articolo a riguardo). Il pattern è semplice ma intrigante nello stile: la cassa è sempre la stessa, mentre invece, se si fa attenzione, il suono del rullante risulta diverso a seconda delle battute: a volte suona più tagliato nella coda, altre volte più completo. Questa tecnica è molto utile allo scopo di mantenere un interesse nella ritmica che altrimenti risulterebbe troppo ripetitiva, e inoltre funge allo scopo di regalare ad essa un feel più "umano" e meno meccanico.


Altri elementi ritmici, più "nascosti" sono quelli del charleston che si sente a malapena ogni tanto e che si presenta in un singolo istante durante l'attacco di battuta, o la sequenza dello shaker che anch'essa si fa difficoltà a distinguere, o il clap che a volte segue il suono del rullante principale. Tutti questi elementi sonori, classificabili anche come "ghost notes" (leggi l'articolo precedente in cui si parla di "ghost notes"), sono appunto elementi ritmici meno in risalto rispetto agli altri che caratterizzano l'"atmosfera" del beat e che rendono vivo l'interesse nell'orecchio dell'ascoltatore.


Nella chiusura del pezzo subentra un nuovo elemento sonoro, un altro loop preso dalla stessa canzone sopracitata (udibile subito dopo il loop precedentemente campionato), che si ripete alternandosi tra fade in e fade out.


CON QUESTO E' TUTTO, VI LASCIO ALL'ASCOLTO DI QUESTO FANTASTICO BEAT DI MADLIB E DELLA TRACCIA DA CUI CAMPIONA.


Madlib - The Mystery (Dilla's Still Here)




Fruupp - Masquerading With Dawn

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